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Messina e il cordolo della discordia: contro isole e piste ciclabili nasce un comitato "autocentrico"

È curioso (ma forse non è un caso) che proprio nel giorno in cui l’amministrazione comunale dà il via alla Settimana europea della mobilità, nasca un comitato che mette in discussione l’idea di mobilità che la stessa amministrazione comunale sta portando avanti. Un’idea della quale, con un’estrema semplificazione, se non banalizzazione, è divenuto simbolo un comunissimo cordolo giallo, divenuto oggetto di dibattito.

Ma ovviamente il tema non è il cordolo in sé. Sul piatto ci sono due visioni diverse di città, una prettamente autocentrica, come del resto Messina è sempre stata fino a oggi, e una più “green”, più vicina ai dettami europei secondo cui, nel prossimo decennio, bisognerà ridurre l’utilizzo di auto e moto nei centri urbani.
Ma c’è anche chi si professa green e, al tempo stesso, non condivide la linea che sta perseguendo il Comune, tra piste ciclabili e Ztl. Di questa fetta di popolazione si è, in qualche modo, fatto portavoce Gaetano Sciacca, l’ex ingegnere capo del Genio civile e, nel 2018, candidato sindaco del Movimento 5 Stelle. È lui uno dei promotori del comitato “Per una ciclabilità responsabile e sicura”, che sta nascendo proprio in queste ore.

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