Era la “signora dei libri” di Messina. Non solo perché nel 1969 aveva fondato, assieme al marito Nino, la storica libreria Bonanzinga, ma perché da allora si era dedicata, anima e corpo, ai libri, come missione e come progetto di vita, oltre che di imprenditoria culturale: Rosalba Filardi Bonanzinga è scomparsa improvvisamente ieri, a 87 anni.
Giovanissima, con una formazione classica e una vocazione precisa per gli studi letterari, dopo una breve permanenza torinese era tornata in città, e grazie a lei e al marito aveva preso il via il cammino della libreria, che è da allora solido punto di riferimento culturale cittadino. Lettrice raffinata e curiosa, anche dopo che la direzione della libreria era passata alla figlia Daniela la si poteva incontrare lì, fra gli scaffali, sempre prodiga di buoni consigli, di riflessioni, di suggestioni: ironica, profonda, attentissima, non perdeva una presentazione, e spesso e volentieri le sue erano le domande più pungenti e acute agli autori. Pur appartenendo a una generazione “analogica”, si era adattata al digitale, perché le consentiva di perseguire quella che per lei era la cosa più importante: la relazione coi lettori, coi cittadini, con gli amici.
In questo momento doloroso, le condoglianze della Gazzetta del Sud ai familiari, in particolare ai figli Daniela, Roberto e Sergio. I funerali si terranno domani, alle 16, nella chiesa del San Salvatore.
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