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Messina, ecco le regole per l’esenzione Tari. Sgravi per chi ha un reddito basso

Oggi in Consiglio la delibera che introduce le riduzione del tributo dei rifiuti

Comune di Messina

Oggi il consiglio comunale varerà lo schema regolamentare con cui i messinesi potranno chiedere l’esenzione o la riduzione della Tari di quest’anno.
Una misura di riguardo nei confronti delle fasce più deboli della società che mancava da tre anni e che finalmente torna per alleggerire il tributo locale più salato. Per questioni normative ( si possono calcolare solo quelli che riducano la quantità di rifiuti creata, per esempio il compostaggio), l’esenzione o lo sconto non può essere inserito nel piano economico finanziario della Tari al momento della sua approvazione. E così occorre un secondo passaggio amministrativo, per stanziare la somma disponibile dal bilancio e poi definire i criteri con cui assegnare la “scontistica”.
E quest’iter si consumerà tutto oggi con la seduta di commissione nel primo pomeriggio e quella del consiglio poco dopo. Sarà l’assessore alle politiche sociali Alessandra Calafiore a presentare la proposta della Giunta all’Aula, con lei il funzionario Giuseppe Arena. Ovviamente l’Aula potrà emendare il testo anche se non sembra che ci sia una stringente necessità
Il quadro economico è blindato e prevede un impegno di 600mila euro complessivi. Due sono i profili che potranno usufruire della riduzione della Tari 2023. Ci sono soggetti che versano in stato di disagio economico e quelli ultrasettantenni, unico componente del nucleo familiare con invalidità del 100%.

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