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Barcellona, l’ospedale al palo tra i medici attesi e la Tac guasta

L'ospedale “Cutroni Zodda”, dopo la corsa all'ampliamento, continua a restare senza pronto soccorso e con servizi ospedalieri e reparti importanti come la riabilitazione, ancora chiusi. Preoccupa la possibilità che l'Asp, come più volte ventilato, invece di ricorrere al reclutamento attraverso concorsi a tempo indeterminato per un numero maggiore di candidati rispetto alle unità esegue indicate nei precedenti avvisi di selezione, trovi più congeniale ricorrere alle cooperative o società esterne di medici della sanità privata cui affidare anche le emergenze urgenze attraverso la gestione esternalizzata del Pronto soccorso.

Gli stessi operatori sanitari ritengono che l'annunciata esternalizzazione del Pronto soccorso, ritenuta come la soluzione per il “Cutroni Zodda” non sia percorso facile da realizzare. «Innanzitutto organizzare un pronto soccorso – si afferma – è cosa ben diversa rispetto al singolo reparto e poi non è ipotizzabile che una società o cooperativa sia disposta a gestire un pronto soccorso senza un vero supporto ospedaliero se si considera la carenza di reparti, di servizi, posti letto e la mancanza di figure specialistiche essenziali all'area dell'emergenza urgenza». Inquieta il silenzio che regna sul futuro del Presidio ospedaliero di base.

Anche le attività ordinarie assicurate dal lavoro dal personale sanitario in servizio sono compromesse. Infatti l'apparecchiatura Tac, che già non funzionava da diverse settimane, è in fase di smontaggio fin dalla scorsa settimana e ciò in previsione dell'installazione della nuova Tac che secondo le previsioni dovrebbe essere operativa non prima del 28 settembre. Lo stesso personale, stando alle condizioni in cui versa la struttura sanitaria, dubita persino che il termine del 28 venga rispettato.

Il mancato funzionamento della Tac preoccupa gli operatori sanitari in quanto viene a mancare una strumentazione importante per la diagnostica dei pazienti ricoverati. Pazienti che la scorsa settimana, considerato il periodo estivo, sono risultati in diminuzione in quanto si tratta di ricoveri programmati: 6 ricoverati in Medicina interna, 6 in Pneumologia, 8 in Malattie infettive e 2 in Chirurgia generale.

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