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Messina, troppe le storie di cani vittime di abbandono. Il servizio di “Soccorriamoli”

Il manto liscio e nero, il portamento supremo da guardiano. Sygon, tre anni, è un cane Corso, una razza italiana di grossa taglia, il cui costo può variare dai trecento fino ai millecinquecento euro. È affetto da leishmaniosi ed è stato ritrovato nel torrente di Larderia, un mese fa, molto magro e spaventato. Probabilmente lasciato dal suo padrone perché era malato. Affidato alle cure dei veterinari e del personale del canile rifugio “Millemusi” di Portella Castanea, Sygon è più tranquillo e sta molto meglio. La sua storia è uguale a quella di “Pinuccio” che per fortuna non ha la leishmaniosi, ma anche lui è stato abbandonato, in questa torrida estate, e attende una famiglia. Come loro anche le cagnette “Idra” una cucciola di due mesi e “Italia”, due anni, e poi c'è “Frederik” trovato in strada disorientato e affamato.
Tante storie e destini intrecciati con un solo denominatore: la sofferenza dell'abbandono. In concomitanza con la diciannovesima Giornata internazionale del cane, celebrata due giorni fa per festeggiare gli amici pelosi, si accende il dibattito sul rispetto dei nostri animali. Se è vero che il cane completa la famiglia ( in Italia gli amici a quattro zampe sono più di dieci milioni), è innegabile, perché lo dicono i numeri, che la voglia di sbarazzarsi del proprio animale, è ancora molto viva soprattutto in alcuni mesi dell'anno come l’estate. È in questo periodo particolare che il cane può rappresentare un “impiccio”.
L’associazione Soccorriamoli Odv onlus Fisa di Messina, con la sua ambulanza veterinaria attrezzata, da quasi dieci anni opera nel territorio messinese, garantendo un servizio di primo intervento e trasporto urgente di animali abbandonati, smarriti, feriti, malati, maltrattati. Un’unità mobile attiva h24, specializzata anche nei salvataggi acquatici. Parecchie telefonate giungono di notte per richieste di intervento da parte della polizia stradale, automobilisti, associazioni, cittadini.

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