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Messina, riaprirà presto il giardino di Montalto

La speranza da uno schema di convenzione tra il Comune e la parrocchia, al centro di una recente delibera della giunta comunale

Il giardino di Montalto potrebbe riaprire i cancelli molto presto per essere restituito alla fruizione di turisti e messinesi. La speranza arriva da uno schema di convenzione tra il Comune e la parrocchia Madonna di Montalto al centro di una recente delibera della giunta comunale. Il parco di Montalto, o il giardino di Montalto è un’area verde di oltre tremila mq che si estende sulla collina dove sorge il Santuario di Montalto, uno dei luoghi di culto più apprezzati da visitatori, pellegrini ma anche dai messinesi. Si tratta di un’area a terrazze con alberi e piante, un’oasi di pace e tranquillità che da qualche anno è chiusa essendo al centro una controversia tra il Comune e la parrocchia sulla proprietà delle aree.
Un braccio di ferro a colpi di atti e documenti storici che finora non ha portato a nulla di fatto. «In attesa di stabilire di chi sia quel terreno – ha detto il sindaco Basile –, si è pensato ad una convenzione che almeno la restituisca ai cittadini ed ai tanti visitatori del Santuario. Uno spirito di collaborazione utile alla città».
In passato l’area è stata gestita dall’associazione PuliAmo Messina, dopo la chiusura sono stati gli scout, in particolare il Masci, un gruppo di scout adulti a curare saltuariamente il verde, anche il Comune ultimamente se ne è occupato. Adesso però si vuole riaprire il cancello sia alla fruizione di tutti che per consentire gli interventi nel giardino.
«Ho appreso la notizia della convenzione dai giornali, vorrei saperne di più», dice padre Lorenzo Campagna, da oltre 20 anni parroco della chiesa Madonna di Montalto. Racconta la storia del giardino, la vicenda che ha portato alla chiusura e anche gli interventi che renderebbero il Santuario ancora più apprezzato. Favorevole alla riapertura sottolinea che sull’area verde la priorità è la sicurezza e stabilire le responsabilità: «siamo sempre stati per l’apertura del parco - spiega - ma non si possono trascurare i problemi legati alla sicurezza, non basta solo aprire i cancelli, bisogna garantire spazi sicuri alle persone che ne fruiscono a partire dai parapetti, i servizi, il luogo in generale e tutto il resto».

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