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Messina, 35enne gambizzato sul viale Europa: loro progettavano e la Polizia li “ascoltava”

I retroscena del ferimento del 22 luglio scorso sul viale Europa nell’ordinanza del gip Torre

S’erano messi addosso le magliette a maniche lunghe, con quel gran caldo, per non far vedere i tatuaggi “identificativi”. Ma li hanno beccati ugualmente. Uno aveva lasciato ai piedi un paio di scarpe inconfondibili nere con la suola bianca molto alta. Hanno fatto sparare a un sedicenne per cercare di minimizzare le conseguenze. E sono passati davanti al luogo del ferimento correndo avanti e indietro su un motorino, sul viale Europa per ben 23 volte in poco meno di mezz’ora, aspettando di capire dove fosse la vittima designata.
Ma non sapevano di essere “monitorati” 24 ore su 24 dalla Polizia, che stava lavorando a un’altra indagine. E mettendo insieme i tasselli, tra filmati delle telecamere di videosorveglianza e dialoghi al telefono e in auto, il quadro subito dopo l’agguato per gli investigatori è stato chiaro.
È tutto scritto nell’ordinanza di custodia cautelare che il gip Francesco Torre ha firmato nei giorni scorsi per delineare lo scenario del ferimento avvenuto il 22 luglio scorso sul centralissimo viale Europa 17 minuti dopo le nove di sera del 35enne Marcello Nunnari nei pressi del bar Hops. È stato ferito alla coscia desta da un solo colpo di pistola tra quelli sparati dal ragazzino, se l’è cavata con sette giorni di prognosi. Poca roba.
I maggiorenni finiti in carcere per questo agguato sono tre, e contano parecchio - come spiega il gip parlando di «profili soggettivi di inquietante pericolosità» -, anche le loro parentele. Si tratta di Salvatore Maiorana, 31 anni; Natale Lo Duca, 30 anni; e Giuseppe Fisichella, 19 anni. Maiorana è imparentato con i Ferrante di Camaro mentre Lo Duca è nipote diretto del boss Giovanni Lo Duca di Provinciale. E Fisichella «... il 25 luglio 2023 è stato tratto in arresto in flagranza, unitamente a tale Minniti Salvatore, per detenzione e porto illegale di più armi comuni da sparo e di una mitraglietta recante le caratteristiche di un'arma da guerra».
Secondo quanto scrive il gip dalla ricostruzione della polizia si capisce che Maiorana e Lo Duca quella sera erano su un’auto a controllare tutto, ed hanno dato indicazioni a Fisichella e al minore, che sono arrivati sul posto con un ciclomotore Honda Sh rubato. Fisichella guidava, il ragazzino ha sparato con una pistola calibro 9x21.

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