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Messina, il Ferragosto tra spiagge e Colli. E poi... Tutti alla Vara!

Alberghi e B&B pieni di prenotazioni ma penalizzati dal nuovo “incidente di percorso” all’aeroporto di Catania. Ristoranti e lidi stracolmi

Si annuncia un Ferragosto “on the beach”, per i più giovani, con pranzo a sacco e pic-nic in spiaggia, una festa in famiglia invece per gli adulti o una scampagnata sui Colli. In tanti si ritroveranno a casa o al ristorante aspettando la Vara. Dalle strutture balneari, bene organizzate anche per il “food”, ai locali della riviera, spiagge libere, ristoranti, la festa clou dell'estate che consacra l'apice della bella stagione, ha per tutti un denominatore comune: voglia di relax, leggerezza e libertà dopo gli anni difficili del Covid.
«Trascorrerò la giornata con la mia famiglia – dice la signora Enza, che abita a Zafferia –, ci saranno i miei figli. Dopo il pranzo andremo tutti a vedere lo spettacolo della Vara. Con mio marito preferiamo aspettarla lungo via Primo Settembre, per vedere il momento della girata». Sarà un tranquillo Ferragosto dal marchio “made in Messina”, per Nella Golino, assistente alla comunicazione e pure lei fedelissima della processione. «Lavoro tutto l'anno – dichiara –, per me oggi sarà festa due volte dato che riuscirò finalmente a rilassarmi. Pranzo a casa e poi tutti a piazza Castronovo per esultare ed emozionarci al grido di Viva Maria. Ogni anno la Vara ci regala un'emozione nuova, una bellezza diversa come se fosse sempre la prima volta. Il mio Ferragosto è la festa di questa grande macchina votiva».
Hanno programmato una giornata diversa, Alessandro e Ileana, due giovani messinesi che lavorano a Milano e Cuneo. «Siamo tornati a casa per le vacanze – raccontano – ma trascorreremo questa giornata fuori città, vogliamo goderci il mare». Si sono ritrovati turisti a Messina per un giorno, due coppie della provincia di Bari in tour da ieri tra musei, chiese, il Duomo spingendosi fino a piazza Castronovo, incuriositi da questo enorme carro festivo di cui hanno sentito parlare per tutto il giorno. «Abbiamo scoperto una città piena di storia e bellezza. Si è sempre parlato di Messina per il tragico terremoto o il Ponte, oggi, scopriamo che è piena di cose belle e interessanti». Nel segno della tradizione sulle tavole dei messinesi non potranno mancare la pasta al forno, le braciolette arrostite e il pollo con contorno di patate. Salvatore Vinci classe 1948, si autodefinisce un diversamente giovane. «Pranzerò a casa – dice – seguirò la processione della Vara alla tv, su Rtp. Non vado più da quando è scoppiato il Covid». Si concederà una giornata di riposo Giovanna Arena. «Non sono partita per motivi di lavoro, ma se c'è la voglia di vacanza e divertimento puoi farlo benissimo anche a Messina». E Vladimiro Balsamo, 22 anni: «Andrò al mare di mattina, pranzerò con la famiglia e poi raggiungerò la Passeggiata a mare per vedere i giochi d'artificio. Sono molto curioso».

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