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A Taormina è quasi tutto occupato. Il turismo torna coi suoi alti numeri

Incoraggianti i dati che vengono forniti dalla locale Associazione Albergatori. Boccata d’ossigeno anche per tutto il comparto del commercio

Arriva il Ferragosto e Taormina si lascia subito alle spalle le settimane dei disagi e delle cancellazioni legate all'emergenza che ha interessato e coinvolto l’aeroporto di Catania.
«In questo momento siamo al 96% di indice di occupazione delle camere nelle strutture operative in città», annuncia il presidente dell'Associazione Albergatori Taormina, Gerardo Schuler. La Perla dello Ionio aveva raggiunto il 95% di occupazione dei posti letto nel comparto alberghiero ed extralberghiero già nella prima decade di luglio. Poi, dal 17 luglio in poi, le dinamiche riguardanti l'incendio che aveva interessato l'aeroporto della cittadina etnea, e che aveva creato enormi problemi in tutta la Sicilia, aveva visto scendere quel dato prima all'80% e, immediatamente dopo, al 70%, con un calo vistoso che aveva penalizzato la capitale del turismo siciliano in piena stagione turistica. In particolare gli operatori del settore alberghiero hanno dovuto fronteggiare in queste settimane il fenomeno del cosiddetto turismo “last minute”.

A fronte delle cancellazioni, soprattutto da parte di cittadini stranieri, che avevano colpito in alcuni casi anche la Perla dello Ionio, quelle stesse camere poi in pratica venivano comunque occupate in extremis da altri turisti: ma con una differenza non di poco conto, perché in pratica i turisti che non potevano arrivare a Taormina o che decidevano di rinunciare alla loro vacanza erano clienti che pernottavano in media per 3 notti in città. Una permanenza media decisamente diversa e più importante di coloro che, invece, magari arrivano per una sola notte e prenotano una camera soltanto in extremis.

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