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Messina, città metropolitana: la coperta del personale è corta: vacanti 261 posti di lavoro a tempo indeterminato

La dotazione di personale a Palazzo dei leoni, specialmente per quel che concerne alcune figure professionali, è insufficiente. Lo si evince da un recente decreto firmato dal sindaco della Città metropolitana Federico Basile avente ad oggetto la “Rideterminazione della dotazione organica”. In premessa, si sottolinea che la nuova struttura organizzativa della Città metropolitana di Messina, approvata il 2 marzo scorso, comprende sette Direzioni «individuate come unità di massima dimensione dell’Ente» e che è intenzione di quest’ultimo procedere a opportune modifiche per rendere la dotazione «coerente con l’attuale consistenza di personale determinata da un elevato numero di cessazioni dal servizio», anche in relazione agli obiettivi «di performance organizzativa, efficienza, economicità e qualità dei servizi ai cittadini che l’Amministrazione ha stabilito nei documenti di programmazione e delle future assunzioni».
L’attuala dotazione organica è stata quindi approvata nel seguente modo: per quanto riguarda la categoria dei dirigenti, 9 sono quelli individuati a tempo indeterminato, con un solo posto occupato e ben 8 vacanti; 204 i funzionari a tempo indeterminato, ma soltanto 74 risultano occupati e 130 i posti vacanti; a fronte di 300 istruttori previsti, 177 sono le posizioni occupate e 123 le altre necessarie. Passando agli operatori esperti, 287 quelli a tempo indeterminato, con tutte le caselle a posto, così come i 28 operatori, tutti quanti coperti. Tirando le somme, la forza lavoro senza vincolo di durata contempla al giorno d’oggi 828 unità, delle quali 567 occupate e 261 libere. Quanto al “tempo determinato”, cinque i funzionari in pianta organica e nessuna scopertura

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