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Messina, De Luca: «È una data storica». L’ex sindaco ha sempre creduto nel buon esito del Piano di Riequilibrio

«Questa è una data storica, non solo per Messina, ma per la Sicilia e per il Sud, perché è la dimostrazione che anche nel Mezzogiorno ci sono buone Amministrazioni. È la conferma di uno straordinario lavoro di squadra, iniziato appena mi sono insediato a Palazzo Zanca nel giugno 2018. È la vittoria di chi ci ha dato fiducia». Non nasconde l’emozione, Cateno De Luca. Il Piano di riequilibrio economico-finanziario del Comune, e il conseguente incubo del dissesto, è stato come una nube sempre presente nel cielo di Messina. Era lì, da oltre un decennio. E anche quando non le si faceva caso, ecco che minacciava tuoni e grandine. «Io su questa vicenda ci ho messo tutto, il cuore, la faccia, la mia stessa carriera politica. Molti mi hanno aspettato al varco, con i fucili puntati, scommettevano sul dissesto per dire che era tutta colpa di Cateno De Luca, così non potendo farmi fuori sul piano elettorale, speravano di farlo, come spesso è avvenuto, per altre vie. Sapevo di rischiare quando ho deciso di mettere mano al Piano di riequilibrio farlocco che avevo trovato sulla scrivania. Avrei potuto fare come Mario Bolognari a Taormina, prendere atto dell’esistenza di un Piano fatto da altri, non assumermi responsabilità, così in caso di “default” e di condanna da parte della Corte dei Conti, io ne sarei stato fuori, non avrei corso il rischio di essere interdetto dai pubblici uffici per dieci anni. E invece mi sono assunto la piena responsabilità delle mie azioni. E oggi io, Federico Basile e tutti coloro che hanno lavorato con noi, per amore della città, possiamo davvero festeggiare. Perché questa è una data storica».
Il “viaggio” politico di Cateno De Luca si svolge ormai altrove (deputato all’Ars, sindaco di Taormina), e ad altre latitudini (leader di Sud chiama Nord, candidato al seggio senatoriale di Monza, lasciato vuoto a causa della morte di Silvio Berlusconi, proiettato verso le Europee del 2024) ma l’ex sindaco lo ha ribadito anche ieri: «Messina è il centro di tutto, da qui abbiamo costruito un progetto che si sta rivelando vincente». E tutto partì da quel “salva Messina”, che oggi viene di fatto replicato con il “salva Taormina” approvato proprio in questi ultimi giorni dal Consiglio comunale della perla dello Jonio.

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