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Messina, così la droga arrivava in carcere dentro i flaconi di bagnoschiuma

Lo stratagemma ideato, neanche particolarmente originale, era di utilizzare i flaconi del bagnoschiuma come nascondiglio. All’interno di tre confezioni, ben sigillati, c’erano alcuni pezzetti di sostanza stupefacente. Non sono passati inosservati agli agenti della polizia penitenziaria, che li hanno scoperti e messi sotto sequestro. La sostanza stupefacente era dentro un pacco destinato ad un detenuto del carcere di Gazzi. La scoperta è stata fatta durante i controlli che la polizia penitenziaria esegue sui pacchi spediti ai detenuti della casa circondariale. Ogni oggetto deve superare controlli serrati e scrupolosi, prima di poter essere consegnato al destinatario proprio per evitare che qualcosa di vietato ed illegale entri nel carcere.
Ispezionando il contenuto di un pacco, i tre flaconi di bagnoschiuma hanno destato qualche sospetto nel personale della polizia penitenziaria della casa circondariale comandato dal primo dirigente Antonella Machì. È bastato aprirli e svuotarli per fare saltare fuori dei pezzetti sospetti stretti in involucri bianchi. La sostanza, probabilmente hashish, è stata subito sequestrata.

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