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Milazzo Film Festival, emozione e commozione per il film "Fiore di Agave"

Una delle pagine più belle ed interessanti inserite all’interno del Milazzo Film Festival l’ha fatta registrare il film “Fiore di Agave” del regista  Salvatore Arimatea, che era presente con le 2 attrici coprotagoniste, Clara Cirignotta interprete di Martina e Ida Elena De Razza interprete di Barbara. Nel cast anche Fioretta Mari.

Alla presentazione in sala erano presenti: il Presidente dell’Admo Milazzo, Associazione Donatori Midollo Osseo, Vittorio Cannata, e l’imprenditore Maurizio Munafò. Un film bellissimo che tratta tematiche sociali importanti e molto attuali, come la donazione degli organi e l’aborto, attraverso un’intrecciata trama che ripercorre una storia d’amore difficile, che è stato girato interamente nella città di Messina.

“Ho coniugato la mia esperienza di medico con la mia esperienza alla regia –ha dichiarato il regista Arimatea– e ho sempre affrontato temi sociali. Del resto, lavorando tanti anni nelle carceri italiane, mi sono rapportato con diverse vite al limite del patologico. In uno spot, ad esempio, ho introdotto un personaggio conosciuto realmente nella mia vita penitenziaria. Questa volta è stato però più complicato perché ho scritto di donne, ma non di donne qualunque, ho scritto di donne complesse. Nonostante nel film ci sia il mio sguardo, il messaggio –ha aggiunto il regista- è narrativo e va sicuramente al di là dell’opinione pubblica sui temi trattati”.

Le 2 attrici hanno raccontato la loro esperienza ricordando i momenti più difficili, i tanti pianti e gli abbandoni. Spesso –come hanno riferito– si sono ritrovate a recitate di pancia mettendo da parte le tecniche imparate in anni di studi. Hanno dovuto mettere via le emozioni personali ed elaborare le situazioni a modo loro, scavando nei loro vissuti, per restituire la verità. Per trasmettere le emozioni –hanno sottolineato le attrici – bisogna essere se stessi a non temere di vivere tutte le emozioni.

Non poteva mancare un approfondimento, che in serata, nell’atrio del Carmine, Beppe Convertini, ha voluto sviluppare con Salvatore Arimatea e le due attrici coprotagoniste, su alcuni aspetti del lungometraggio di “Fiore di Agave”, col supporto di Maurizio Munafò, da sempre impegnato nella promozione e sensibilizzazione dell’opinione pubblica sul tema della donazione degli organi. “Mi piace pensare –ha dichiarato- che i piccoli agave vivano grazie a quello che è accaduto ad Alba”. Così Maurizio Munafò ha ricordato la figlia Alba, scomparsa tragicamente in un incidente stradale. Nella sua testimonianza, Munafò ha voluto sottolineare ancora una volta la difficoltà del prendere “quella determinata decisione” in una situazione di grande dolore. “Un “si” –ha evidenziato- che però ha ridato vita e speranza a più di 5 persone”.

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