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Messina, un incendio ha danneggiato il tetto del santuario di San Sostene martire a Mili San Pietro

Hanno temuto il peggio gli abitanti della vallata di Mili San Pietro: l’incendio dei giorni scorsi ha danneggiato una piccola parte del tetto del santuario di San Sostene martire, situato sulla collina a nord del paese. Grande apprensione ma anche dispiacere da parte dei devoti del luogo e del parroco don Antonino Gugliandolo, manifestato ieri con un post sulla pagina Facebook della parrocchia. “Quando l’uomo ha perso la sua identità, getta fuoco alla natura; la vera crisi è quella umana. Da tempo sostengo che un autentico ritorno al creato permetterebbe un recupero di quell'umanità che raggiunge un livello veramente basso nel momento in cui appicca il fuoco alla natura, incurante non soltanto del disastro ambientale che provoca dando la morte alla vegetazione e agli animali ma anche dei danni che riesce a provocare a strutture o persone. San Sostene ha guardato il suo santuario e per questo ringraziamo il Signore”. In merito è intervenuto anche il Comitato Vallata di Mili Messina Sud, presieduto da Pippo Blanca: la piaga degli incendi ogni anno non fa che affliggere un territorio sul quale insistono non poche criticità, fra queste l’attacco di animali selvatici e la condizione nella quale versano le strade. “La nostra splendida vallata è purtroppo abbandonata. Sarebbe importante, per poter intervenire in fase emergenziale - afferma Blanca - che le arterie del territorio venissero messe in sicurezza”. La segnalazione riguarda in particolare la strada provinciale agricola Mili/Santo Stefano Medio, manutenuta dagli stessi abitanti, e quella che da Mili va verso contrada Torre, un tratto fondamentale perché sul quel tratto ci sono diverse aziende agricole.

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