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La partita del Ponte sullo Stretto: tra attacco e difesa

Tra le questioni sollevate, quella del paesaggio e qui è difficile mettere d’accordo i No e i Sì Per i primi l’impatto è devastante, per i secondi è un capolavoro e sarà il simbolo dello Stretto

Una elaborazione grafica del progetto definitivo del ponte sullo Stretto di Messina, tratto dal sito www.projectmate.com. Il via libera del cda della Stretto di Messina, presieduto da Giuseppe Zamberletti, su proposta dell'amministratore delegato Pietro Ciucci, ha completato l'iter di approvazione - avviato a metà giugno scorso - del progetto definitivo del ponte sullo Stretto di Messina e dei 40 chilometri di raccordi a terra stradali e ferroviari, comunica una nota della societa'.ANSA/INTERNET-WWW.PROJECTMATE.COM+++EDITORIAL USE ONLY - NO SALES+++

Un botta e risposta a distanza. Da un lato, Goletta Verde. Dall’altro, il ministero dei Trasporti e delle Infrastrutture. Tra bluff e fake news, un gioco a rimpiattino. Ma, nel frattempo, il treno del Ponte, rimesso sui binari (dopo che l’ex premier Monti lo fece deragliare), comincia a procedere ad “alta velocità”, come confermato dai tecnici del Mit: «L’aggiornamento del progetto già approvato può consentire una riduzione dei tempi dell’iter autorizzatorio, quindi una maggiore velocità di avvio della fase realizzativa dell’opera. L’applicazione delle nuove norme tecniche per le costruzioni del 2018 comporterà un aggiornamento progettuale che determinerà un miglioramento dei coefficienti di sicurezza. Il progetto risulta attuale e necessita solo di puntuali modifiche al fine di adeguarlo ai progressi compiuti dalla scienza e dalla tecnica».
Abbiamo messo a confronto le tesi, esposte giovedì mattina a Messina nel dossier presentato da Legambiente a bordo della storica imbarcazione del “cigno verde”, e quelle del Mit guidato dal vicepremier Matteo Salvini. Quelli di Goletta Verde hanno elencato le cinque “bufale” del Ponte sullo Stretto. Ecco, dunque, la partita ambientalisti-Mit.
Calcio d’inizio: Goletta «Non è vero che infrastrutture di questo tipo e di questa lunghezza si fanno ovunque. Il progetto prevede una campata unica di 3,3 km di lunghezza, mentre la campata più lunga al mondo, quella del Ponte dei Dardanelli in Turchia, è di circa 2 km di lunghezza ed è solo stradale, senza binari ferroviari. L’area dello Stretto di Messina è ad elevata attività geologica e sismica: la Calabria meridionale e la Sicilia Orientale sono ricomprese nella Zona sismica 1 (a maggiore pericolosità), secondo la Classificazione sismica, aggiornata al novembre 2020, del Dipartimento della Protezione civile».

Il Mit in difesa

«Il Ponte sullo Stretto, con la sua campata unica di 3330 metri, rappresenta un unicum nel panorama globale, che si discosta per dimensioni da qualsiasi opera simile al mondo. Il progetto è il risultato di un lungo e complesso studio ingegneristico e architettonico, che ha portato allo sviluppo di un modello di impalcato aerodinamicamente stabile e funzionale a garantire il pieno collegamento fra l'isola e la terraferma. Si tratta di un progetto ambizioso che rappresenterà un motivo di orgoglio per l’ingegneria italiana e per il rilancio del Paese nel campo delle nazioni tecnologicamente avanzate. Questo è il valore aggiunto che deriverà dalla realizzazione del Ponte, specchio di un impegno comune e simbolo della ripartenza di un intero Paese. E poi «l’area dello Stretto di Messina, essendo una zona a rischio sismico, è stata oggetto di approfonditi studi dal punto di vista geologico, geofisico e geotecnico. Si conoscono, con buona precisione, la posizione delle faglie, i meccanismi con cui si sviluppano i terremoti e le loro caratteristiche in termini di intensità e frequenze. Il Ponte è stato progettato sulla base di questi dati e tenendo conto che debba resistere ad eventi sismici di eccezionale intensità. Inoltre, il Ponte a campata unica sospesa è per sua natura molto resistente alle azioni sismiche, in quanto si comporta come un enorme pendolo, con un periodo di oscillazione lunghissimo, a fronte di azioni sismiche con frequenze anche molto elevate».

Doppio attacco “Verde”

«Non è vero che il Ponte serve a chi ogni giorno si sposta da una sponda all’altra dello Stretto. ll punto minimo di attraversamento, considerato come condizione necessaria alla realizzazione del Ponte a campata unica, allontana l’attraversamento dai baricentri delle aree metropolitane di Messina e Reggio Calabria, peggiorando o non migliorando nei fatti gli spostamenti e i tempi di percorrenza tra i due centri principali dell’area alle 4.500 persone che ogni giorno si muovono tra le due sponde. E non è vero che il Ponte collegherebbe le città siciliane rapidamente con Roma grazie all’Alta velocità. Secondo le previsioni di Ferrovie dello Stato, il tempo di percorrenza tra Roma e Palermo sarà di sette ore; questo, tra l’altro, solo quando anche i lavori dell’alta velocità tra Palermo e Messina e tra Reggio Calabria e Salerno saranno completati. Chiaramente tempi non competitivi rispetto ai collegamenti aerei».

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