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Aeroporto di Catania off limits, così l'estate si è trasformata in un incubo: l'odissea di 7 messinesi in vacanza a Cagliari

Sabato, dopo una settimana in Sardegna, tra spiagge dorate e mare da cartolina, dovevano prendere il volo Ryanair a Cagliari. Destinazione Catania. Rientro previsto ore 17.50. E invece...

Ecco come una vacanza, programmata, attesa, agognata, evasione da un anno di lavoro, si è trasformata in un inferno che ha intrappolato sette messinesi. Sabato, dopo una settimana in Sardegna, tra spiagge dorate e mare da cartolina, dovevano prendere il volo Ryanair a Cagliari. Destinazione Catania. Rientro previsto ore 17.50.

Il primo segnale sinistro, però, si materializza sulla posta elettronica dei sette turisti messinesi. «Siamo stati avvisati con mail venerdì intorno alle 21 – racconta Cinzia –. Ci è stato permesso, a causa dello sciopero, di fare un cambio volo per il giorno dopo; partenza ore 23.35. Domenica sera l’aereo aveva già accumulato un ritardo di 40 minuti. Fanno le operazioni di imbarco. Rimaniamo 45 minuti circa prima di salire».

Ma è solo l’inizio del calvario, il ghigno del destino impietoso sbuca dietro l’angolo: «Erano circa le 00.45 e ci comunicano che è divampato un incendio a Catania – continua la turista messinese – ci fanno tornare in sala d’attesa, comunicando che avrebbero richiesto autorizzazione per atterrare su Palermo.

Alle 2 circa siamo in fila per le procedure di un altro imbarco e stavolta riusciamo a salire sull’aereo. Ci dicono che stanno ancora aspettando l’autorizzazione e che sarebbe arrivata dopo 15 minuti. Intanto distribuiscono acqua a pagamento sull’aereo». Ma alla fine l’aereo non si schioda: «Ci fanno scendere intorno alle 3, precisando che saremmo ripartiti alle 10 di mattina e garantendo che ci avrebbero procurato albergo e transfer. Invece prendiamo un taxi a nostre spese e arriviamo in albergo alle 5».

Il tempo di fare esercizi di yoga e prendere “pillole” di Zen per sbollire la rabbia che i sette messinesi si ritrovano di nuovo all’aeroporto di Cagliari. Fiducia e speranza in riserva rossa, capelli dritti e improvvisi tic nervosi. «Alle 15, dopo altre 4 ore di attesa, ci informano che la destinazione potrebbe essere Catania o Comiso – aggiunge Cinzia –. Operazioni di imbarco alle 15.40 euro. Sull’aereo ci dicono, invece, che atterreremo a Trapani-Birgi, poi con i pullman pronti per Catania. Alle 17 siamo a Trapani, di bus neanche l’ombra. Ne prendiamo uno alle 19. Alle 23 siamo a Catania, a mezzanotte a Messina. Distrutti». E la chiamano estate, cantava Bruno Martino.

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