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Muore dopo il parto a Sant'Agata Militello: confermata condanna a 6 mesi per la ginecologa

Alla dottoressa è stato contestato di non aver adeguatamente rimosso la placenta e trattato la copiosa emorragia che ne seguì, dalle cui conseguenze derivò, secondo l’accusa, il decesso della donna.

È stata confermata in appello la condanna a sei mesi di reclusione, pena sospesa, già disposta in primo grado per una ginecologa in servizio anni addietro all’ospedale di Sant’Agata Militello, Lucia Dotto, chiamata a rispondere di omicidio colposo per la morte di una giovane donna, deceduta dopo aver partorito.

La Corte d’appello di Messina ha rigettato il ricorso proposto dall’imputata, confermando integralmente la sentenza emessa nell’ottobre 2022 dal giudice del Tribunale di Patti Edoardo Zantedeschi. A suo carico era stato posto anche il risarcimento del danno nei confronti delle parti civili, il marito e la figlia della donna deceduta, rappresentate dall’avvocato Antonella Marchese, da liquidarsi in separata sede, previo pagamento di una provvisionale di 50mila euro per ciascuno.

La sentenza d’appello, le cui motivazioni saranno depositate entro novanta giorni, pone quindi a carico dell’imputata anche le ulteriori spese di rappresentanza in giudizio. Il tragico episodio per cui la ginecologa è accusata accadde nel marzo 2016, quando la donna, una 36enne di nazionalità straniera residente in un paese dei Nebrodi, diede alla luce la propria figlioletta con parto naturale all’ospedale di Sant’Agata Militello.

Poco dopo, però, il quadro clinico della donna peggiorò, tanto da dover essere trasferita d’urgenza in rianimazione all’ospedale di Patti, dove morì. A seguito delle indagini, che si avvalsero degli esiti dell’autopsia e delle consulenze medico legali specialistiche, fu quindi imputato alla dottoressa di non aver adeguatamente rimosso la placenta e trattato la copiosa emorragia che ne seguì, dalle cui conseguenze derivò, secondo l’accusa, il decesso della donna.

 

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