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“Ethics4growth”, il sogno del messinese Claudio Camarda è diventato una grande realtà

Classe 1992, recentemente ha fatto parlare di sé perché la sua creatura, la start up “ethics4growth”, fondata insieme a Giuseppe Macca, ha ricevuto a Lugano il premio miglior “Ethics in Business start-up” del 2023 ai “Norns Awards 2023”

Marketer, social media manager, blogger e fondatore di Start up. Claudio Camarda, classe 1992, recentemente ha fatto parlare di sé perché la sua creatura, la start up “ethics4growth”, fondata insieme a Giuseppe Macca, ha ricevuto a Lugano il premio miglior “Ethics in Business start-up” del 2023 ai “Norns Awards 2023”, i riconoscimenti internazionali per le imprese e l’innovazione a livello mondiale. Ma tutto il suo percorso è ricco di esperienza e ci restituisce l’immagine di una gioventù vincente che ha idee di futuro.

Claudio Camarda e il socio siracusano Giuseppe Macca

Claudio Camarda, perché hai deciso di lasciare Messina e qual è stato il tuo percorso formativo?
«Dopo aver frequentato il liceo linguistico Bisazza, ho lasciato Messina perché non vedevo una prospettiva futura. Non è stato facile lasciare la città a 18 anni ma sono profondamente legato alla mia terra e ci torno spesso. Negli ultimi anni ho visto una evoluzione della città: la creazione di eventi per i giovani sempre più coinvolgenti e la propensione a una città più sostenibile e inclusiva. A Roma ho frequentato la facoltà di Scienze politiche e Relazioni internazionali alla Luiss presentando  la  tesi su Gaetano Martino, illustre mio concittadino. Terminata l’università  decisi di intraprendere un master in Media e Public relations  in Inghilterra, all’Università di Newcastle. I primi mesi non sono stati facili  ma con il passare del tempo le cose sono andate migliorando e posso dire che è stata una delle esperienze più belle e formative della mia carriera».
Cosa hai fatto dopo il master e quali sono state le esperienze lavorative più importanti? 
«Ho deciso di spostarmi  a Londra dove ho vissuto per 2 anni e ho conosciuto la mia ragazza Luz Elena Royo Garcia.  Nel Regno Unito ho lavorato per agenzie di marketing e public relations. Lì ho imparato lo stile inglese della programmazione e del pragmatismo. Qualità che metto tuttora in pratica in ogni lavoro che faccio. L’esperienza più bella che mi è rimasta nel cuore è stata a Premier PR, una compagnia di marketing dove si organizzavano grandi eventi come il Festival di Cannes, esposizioni temporanee come il Friends Pop Fest, l’Eurovision Song Contest, le anteprime internazionali dei film come The Revenant, Zoolander, Batman contro Superman avendo il piacere di conoscere grandi attori e di vivere in prima persona l’organizzazione di questi grandi eventi.  Subito dopo Londra sono stato assunto come stagista al Consiglio dell’Unione Europea a  Bruxelles, dove per 6 mesi ho lavorato nel dipartimento di Public Relations, occupandomi di diverse problematiche  sulla Brexit e di eventi piacevoli come il lancio del nuovo edificio Europa, l’attuale sede dove si riuniscono i leader europei. Inoltre, ho anche ricevuto il compito di occuparmi  del branding della pagina del Consiglio dell’Unione Europea, presentando un progetto che venne accettato ancora visibile sulla pagina dell’istituzione. Nel 2017 ho deciso di trasferirmi in Spagna per seguire la mia ragazza e a Palma de Mallorca ho lavorato per un breve periodo in una start up di turismo Hundredrooms, e successivamente sono stato assunto a Trivago con il ruolo di account manager occupandomi  prevalentemente di come le strutture ricettive potessero incrementare le vendite attraverso la  piattaforma.  Poi ho continuato a lavorare nel settore del marketing e durante  la pandemia insieme a Giuseppe abbiamo intrapreso il progetto di Ethics4growth».

La Spagna è diventata la tua seconda casa. Di cosa ti occupi ora e perché hai deciso di fondare un blog di viaggi?
«Ormai sono un cittadino spagnolo. Adesso continuo a occuparmi di marketing e viaggi, le mie due passioni principali, lavoro in un’azienda leader in Spagna, nel settore del turismo che si chiama Logitravel. Mi occupo della gestione degli hotel della pagina dell’Italia e del Portogallo, definendo e creando tutte le strategie di marketing. Nel 2017, vivendo la relazione a distanza con la mia ragazza e incontrandola solo saltuariamente per fare qualche viaggio insieme  nacque Fly and Grow, un blog di viaggi in lingua spagnola. L’idea nacque più come diario di viaggio, dove volevamo condividere i sentimenti e le sensazioni   e  la nostra passione ci ha spinto a creare un blog che oggi conta  più di 1000 visite al giorno».
Come nasce Ethics4growth e quali progetti avete portato avanti?
«Nasce nel 2020. Giuseppe, il mio socio e co-founder della società mi chiamò e mi disse che aveva una folle idea di creare una start up sostenibile che potesse influenzare i leader di domani a creare un ecosistema di business etico e sostenibile. Decisi di seguirlo.  Idea pazzesca, perché voleva dire mettersi in gioco. Ci occupiamo dello sviluppo socio-economico del territorio, in particolare della sostenibilità in diversi settori, e aiutiamo piccole e medie imprese, altre organizzazioni nella loro transizione ecologica. Al momento sono attivi alcuni progetti in Sicilia, Svizzera e Spagna, ai quali danno una prospettiva “glocale”, mettendo in relazione il territorio con le buone pratiche internazionali. In Svizzera stiamo partecipando a un progetto di inclusione sociale collaborando con una falegnameria della zona. Il nostro piano prevede la costruzione di un bosco didattico con l’utilizzo del legno di scarto che servirà nella creazione di opere d’arte che verranno installate in un terreno dove sono stati piantati più di 300 alberi da frutto. La piantumazione, coordinata da esperti tecnici agronomi e frutticoltori locali, vedrà impegnati i partecipanti a programmi di inclusione sociale, avendo così la possibilità di formarsi in ambito agricolo e iniziare percorsi di re-inserimento nel mondo del lavoro. Qui i lavoratori in fase di formazione o ri-formazione svolgeranno le attività di manutenzione e infine raccolta, con i frutti che saranno poi a disposizione nei negozi della zona, gli empori eco-solidali diffusi in tutto il territorio del Cantone Ticino. Inoltre, insieme ad altre associazioni locali e le scuole, si sta pianificando la realizzazione, con le piante in questione, di un bosco didattico per coinvolgere i più giovani e introdurli al contatto con la terra».
E la rete è solida...
«Durante la pandemia abbiamo creato anche una community online che conta più di 6000 membri sui differenti social dove hanno ospitato numerose personalità di diverse organizzazioni come: Unesco, World Food Program, Thun, Ashoka, Wesostengo.org, Impact Hub, Too Good to Go Italia etc. Abbiamo intrapreso anche attività di sviluppo locale, altro servizio che forniamo, cercando di esaltare il nostro territorio. Nella zona del catanese abbiamo recuperato un vecchio casolare. L'obiettivo era rigenerare un bene confiscato alla mafia, restituendolo alla comunità come centro di formazione per la progettazione di idee microimprenditoriali. L'idea è stata quella di riunire giovani aspiranti imprenditori e start-up del territorio catanese che vogliono sviluppare progetti. Queste aziende, con una forte vocazione imprenditoriale, possono continuare a fare impresa nel loro territorio e noi le accompagniamo».

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