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Messina, disposta l'autopsia sul cadavere del 27enne trovato in auto: la Smart presa in prestito da un amico

Nicolas Mazza si era allontanato da casa da alcuni giorni e che i suoi genitori, sabato scorso, preoccupati, ne avevano denunciato la scomparsa ai carabinieri. Aperta un'inchiesta

Sarà l’autopsia a chiarire le cause della morte del 28enne Nicolas Mazza, trovato cadavere ieri sera a bordo di una Smart a Messina. L’automobile era in una stradina secondaria nei pressi del torrente Zafferia. Al momento i carabinieri, che indagano sulla vicenda, non escludono nessuna ipotesi.

Le indagini

In questo momento gli elementi certi sono davvero pochi. Si sa che Nicolas Mazza, 27 anni, si era allontanato da casa da alcuni giorni e che i suoi genitori, sabato scorso, preoccupati, ne avevano denunciato la scomparsa ai carabinieri. Si sa, al contempo, che la “Smart” a bordo del quale è stato ritrovato il suo corpo, apparteneva ad un amico che potrebbe avergliela prestata. Sono state acquisite immagini di videosorveglianza dell'intera zona. Alcune riprese potrebbero essere determinati. I Ris hanno lavorato fino all'alba al fine di chiarire eventuali punti oscuri della vicenda. Dalla prima ispezione del cadavere non sarebbero emersi segni riconducibili a ferite o violenza, ma poiché il corpo era in avanzato stato di decomposizione - in quanto rimasto chiuso in auto ad alte temperature per almeno 24-48 ore - sarà l’autopsia a dirne di più. Al vaglio dei carabinieri del Nucleo investigativo le dichiarazioni dell’amico che ha prestato la Smart e dei familiari di Nicolas Mazza.

Fa riflettere anche il fatto che la piccola utilitaria non recherebbe segni particolari di incidenti avvenuti lungo la stretta discesa, come se fosse stata parcheggiata lì dov’è stata trovata. Ad ampliare ulteriormente il mistero vi è il fatto che in una delle notti scorse alcuni residenti sono stati svegliati di soprassalto da un assordante abbaiare da parte di tutti i cani residenti lungo la discesa.

Qualcuno è anche uscito dal portone con una torcia, temendo che qualche automobilista potesse essersi bloccato in qualche tratto della stretta discesa e non saper più invertire la direzione e risalire verso l’abitato, come talora accade, ma poi non avrebbe sentito o visto nulla di particolare o di preoccupante.
Solo il trascorrere dei giorni potrà dire di più. In questo momento una famiglia straziata piange la morte un figlio di 27 anni senza poterne comprendere le cause.

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