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Messina, è "battaglia dell'acqua" in tutta la provincia

C’è chi la definisce la “Battaglia dell’acqua”. Da un lato si sposa in toto la linea dell’Ati, l’Assemblea territoriale idrica di Messina. Dall’altro si contesta il Piano d’ambito e soprattutto la nascita di un nuovo soggetto, la Messinacque spa. In mezzo ci sono sindaci e consigli comunali della Città metropolitana, chiamati a pronunciarsi, da alcune settimane, su un tema divisivo. Le premesse sono le seguenti: le attività di pianificazione e affidamento della gestione del Servizio idrico integrato vengono svolte dall’Ati Messina, del quale fanno parte tutti i Comuni del territorio provinciale, ad eccezione dei Comuni di Alì, Antillo, Basicò, Floresta, Frazzanò, Leni, Limina, Malfa, Malvagna, Mojo Alcantara, Motta d’Affermo, Roccafiorita, Raccuja, Santa Marina di Salina, Tripi e Ucria, ai quali, è stata riconosciuta la gestione autonoma. Non avendo l’Ati Messina provveduto all’affidamento del Servizio idrico al gestore unico entro i termini indicati, il presidente della Regione Renato Schifani, con proprio decreto del 4 gennaio scorso, ha nominato la funzionaria Rosaria Barresi quale «commissario incaricato dell’espletamento di tutte le attività utili a pervenire all’affidamento del servizio in favore del gestore unico del Servizio idrico integrato per l’intero Ato».

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