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Alice, l’astrofisica messinese che va alla ricerca delle stelle “zombie" dell’Universo

Alice Borghese, classe 1990, originaria di Nizza di Sicilia, ricercatrice postdoc all’Instituto di Astrofisica delle Canarie a Tenerife, dove investiga le proprietà osservative di una particolare classe di stelle di neutroni binarie

Al lavoro: determinata. Nel tempo libero: sportiva e creativa. Sempre? sognatrice e sorridente. Alice Borghese, classe 1990, originaria di Nizza di Sicilia, ricercatrice postdoc all’Instituto di Astrofisica delle Canarie a Tenerife, dove investiga le proprietà osservative di una particolare classe di stelle di neutroni binarie, recentemente è stata premiata, assieme ad altre 5 studiose, con una borsa di studio di 20 mila euro da “L'Oréal Italia” e dalla Commissione nazionale Unesco per portare avanti un progetto di ricerca. Obiettivo? Investigare le “magnetar” che sono stelle di neutroni con il campo magnetico più alto che conosciamo e scoprirne di nuove.

Ma procediamo per gradi. «Da piccola – racconta Alice – volevo fare l’astronauta o la pompiera, due professioni lontane tra loro ma vicine a due aspetti che caratterizzano la mia vita di oggi: lo studio dell’Universo e aiutare il prossimo. Già dalle elementari, la mia predisposizione per le materie scientifiche è stata evidente. Mamma mi ha raccontato che un giorno al rientro da scuola affermai con convinzione: “Non voglio fare le parole, ma le scoperte con i numeri”». La tempra era chiara e cosi Alice al liceo ha cominciato ad allenare la curiosità grazie al professore di matematica e fisica. «Ho frequentato lo Scientifico – continua – e senza dubbio possiamo capire come funziona il mondo attorno a noi studiando le leggi della fisica. Ma nel frattempo, era nata anche una passione verso l’Universo. Così alla fine del percorso mi sono detta che volevo diventare un’astrofisica. Destinazione? Padova. Facoltà di Fisica. E non nascondo che il primo anno di Università è stato difficile, ma nonostante tutto, non mi sono lasciata scoraggiare e ho continuato a inseguire il mio sogno. Anzi, più andavo avanti negli studi, più la mia passione per la fisica diventava forte. Per gli esami a scelta, invece, optavo sempre per materie legate all’astronomia così da saziare la mia grandissima curiosità verso l’universo». Gli studi universitari sono stati fondamentali per comprendere che continuare a studiare sarebbe stata la strada da perseguire così dopo la tesi magistrale e la lode ha mandato un paio di application all’estero per intraprendere un dottorato di ricerca, vincendo una posizione ad Amsterdam, all’“Anton Pannekoek Institute for Astronomy”. Ed è proprio durante questo periodo che si è avvicinata all'astronomia X e allo studio delle stelle di neutroni pensando già al passo successivo.

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