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Milazzo, fondazione Lucifero: fari su ogni profilo

La via di una gestione normale dell’Ipab appare lunga e il sindaco Midili si dice fortemente preoccupato dalle segnalazioni emerse

La sede della Fondazione Lucifero di Milazzo

Alla Fondazione Lucifero si è aperta una pagina nuova, ma la sensazione è che il libro sia tutto da scrivere...
Le pesanti accuse mosse dalla presidente sfiduciata Maria Teresa Collica ai tre consiglieri che hanno approvato la mozione ed in particolare al suo successore, il vicepresidente Franco Scicolone, hanno aperto il dibattito in città con le forze politiche divise sull’opportunità del ribaltone. C’è chi sostiene la necessità di un cambio di passo della Fondazione Lucifero, ritenuta “poco aperta nei confronti dei milazzesi, a parte l’esperienza Gigliopoli”, e che invece chi ritiene che la guida Collica stava producendo risultati positivi rappresentando anche un “baluardo” ad eventuali altri interessi.
Come sempre saranno i fatti a dare le risposte, anche se ieri il sindaco Midili, che “ha appreso sulla stampa i retroscena della mancata adesione della Fondazione all’Ecomuseo”, pur non commentando quell’episodio, si è soffermato sulle dichiarazioni della ex presidente.
«Le parole della prof. Collica – afferma il primo cittadino – le lasciamo al commento dei milazzesi senza aggiungere altro, anche se è evidente come debba esserci una certa preoccupazione da alcune dichiarazioni rese che danno un quadro di "interessi diversi" all'interno della Fondazione Lucifero che non possono e non devono fare stare tranquilli nessuno e mi riferisco alla Corte d’Appello, alla Curia, all’Amministrazione, ovvero a chi ha designato rappresentanti nel Cda, ma anche a coloro che hanno compiti di vigilanza superiore. Per quanto mi riguarda ribadisco quello che ho detto nei mesi scorsi ossia la necessità di operare verifiche su quanto è stato fatto e su quanto si andrà a realizzare. Quanto ai rapporti con il Comune e con la città – conclude Midili – la vicenda Ecomuseo conferma che avevamo visto giusto quando in passato sottolineavamo che iniziative importanti per il territorio e non per il sindaco venivano ignorate totalmente da chi invece avrebbe dovuto fare sinergia».

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