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Policlinico di Messina, la Cisl chiede il rispetto della normativa sul fondo di perequazione

Secondo le norme vigenti, va garantita una percentuale pari al 5% della massa dei proventi dell’attività libero professionale, al netto delle quote a favore dell’azienda

Conoscere ed attuare i percorsi relativi al fondo di perequazione all’Azienda Policlinico “Gaetano Martino”. A chiederlo è stata la Cisl Medici di Messina, attraverso il segretario generale Giuseppe Costa insieme ed il referente aziendale Antonello Cancellieri, nel corso della commissione paritetica che si è tenuta nei giorni scorsi. Il sindacato ha chiesto non solo contezza del fondo di perequazione ma il rispetto della normativa che prevede che i criteri per l’attribuzione dei proventi siano oggetto di contrattazione integrativa aziendale.

Secondo le norme vigenti, va garantita una percentuale pari al 5% della massa dei proventi dell’attività libero professionale, al netto delle quote a favore dell’azienda, quale fondo aziendale da destinare alla perequazione per quei professionisti a rapporto di lavoro esclusivo che operano nell’ambito delle discipline mediche veterinarie e sanitarie (psicologi, chimici, biologi e farmacisti) e che abbiano una limitata possibilità di esercizio della libera professione intramuraria. Dalla ripartizione del Fondo non può derivare per i destinatari un beneficio economico superiore a quello mediamente percepito dai dirigenti che espletano l’attività libero professionale, secondo i criteri stabiliti in sede aziendale.
«La contrattazione collettiva aziendale – ricordano i dirigenti della Cisl Medici - svolge, pertanto, un ruolo essenziale perché concorre a definire le corrette modalità procedurali in merito ai criteri di accantonamento, di attribuzione delle risorse, di individuazione delle specialità mediche».

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