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Messina, il piano della Città Metropolitana sull'adeguamento delle scuole

La prospettiva più immediata è quella dell’acquisto dell’Istituto San Luigi, nella zona della Circonvallazione, da parte della Città Metropolitana. Questo perché lì dovrebbero nascere le classi “volano”

Il sindaco Federico Basile e il vicesindaco Salvatore Mondello

Due anni al Maurolico, poco meno al Seguenza. I tempi per la realizzazione degli adeguamenti sismici nelle scuole superiori messinesi sono piuttosto lunghi. Come abbiamo sottolineato in più occasioni, l’ingresso dei muratori negli edifici non corrisponderà all’uscita dii tutti gli studenti. Il piano di lavoro, infatti, dovrà contemplare la necessità di operare per lotti, in maniera tale da lasciare un gruppo di classi in istituto e trasferirne un altro. In ordine di principio, l’idea della Città Metropolitana, è quella di spostare in una sede alternativa metà della scuola per volta.
Il Seguenza, per così dire, si era già messo comodo, con l’apertura delle seconda sede in viale Regina Elena, ma è chiaro che qualche disagio ci sarà. Comune e Città Metropolitana stanno lavorando a braccetto per trovare gli spazi necessari per dare un’aula ai ragazzi dei 3 licei (Maurolico, Seguenza e Archimede), ma anche ai giovani degli istituti comprensivi dove partiranno altri lavori di messa in sicurezza.

Con il vicesindaco Salvatore Mondello abbiamo fatto il punto su questa delicata situazione. La prospettiva più immediata è quella dell’acquisto dell’Istituto San Luigi, nella zona della Circonvallazione, da parte della Città Metropolitana. Questo perché lì dovrebbero nascere le classi “volano” da sfruttare a mo’ di fisarmonica, in base al cronoprogramma degli interventi nei tre licei, a cui nel 2024 potrebbe unirsi anche il Verona Trento interessato da un cantiere da 24 milioni di euro, finito nel calderone del Pnrr. L’alternativa, se fosse necessarie, sarebbe quella dell’Istituto Don Bosco, con abboccamenti in corso, anche con il Comune.

Il quale vuole chiudere al più presto il capitolo della “Cannizzaro Galatti”. L’istituto comprensivo di via Giurba ha una relazione sulla verifica sismica che non lascia molti margini di manovra. «Gli alunni di quella scuola, a settembre non potranno essere in quell’edificio – conferma l’assessore Salvatore Mondello –. Previsto il trasferimento all’istituto di Cristo Re, dove ci sono una cinquantina di aule. Sono in corso le verifiche, aule per aula e 30 sono già state controllate. Se ci fossero problemi li affronteremo ma che non si creino contrapposizioni come guelfi e ghibellini, ma diamo spazio alle necessità degli studenti. Quanto ai lavori alla Cannizzaro Galatti, il finanziamento è legato all’approvazione del Pon Metro plus che aspettiamo entro la fine del mese. I lavori possono partire entro l’anno». Sono in completamento i lavori a Galati S.Anna, a S. Stefano Briga, alla Ferraù, alla Castronovo e alla Pajno. La prossima scuola dove dovrebbe aprirsi un cantiere sarà la San Francesco a San Licandro. I lavori riguarderanno solo due dei quattro corpi di fabbrica. Dovranno trovare sistemazione 25 classi, ma ci sono spazi all’interno dello stesso compendio.

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