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Messina, il Ponte e gli espropri “virtuali” per velocizzare le operazioni

Per la prima volta si adotteranno procedure “dematerializzate”, per velocizzare le operazioni. Cosa prevede il decreto convertito in legge: un fascicolo online con tutti gli atti.  Il caso dell’elenco degli immobili “fantasma” da demolire. Il piano va aggiornato

Gli espropri necessari per aprire i vari cantieri del Ponte sullo Stretto saranno i primi ad avvenire in modalità... virtuale. Su come e quando avverranno gli espropri sono tante le incognite, per un tema che, per ovvi motivi, è tra i più delicati e, al tempo stesso, di maggior interesse per quanti, ancora oggi, non sanno che fine faranno le rispettive proprietà. Emergono anche casi particolari, segnalati da alcuni lettori: immobili che non figurano nell'elenco degli espropri, né nel relativo piano particellare del progetto definitivo del 2011, ma che invece sono inseriti tra quelli che dovranno essere demoliti (e quindi, evidentemente, espropriati) secondo l'integrazione al progetto stesso del maggio 2012.
La certezza è che, anche alla luce di casistiche come questa (ma va considerato pure che in oltre dieci anni tanto altro è cambiato, nel territorio), il piano degli espropri dovrà essere aggiornato. Lo chiarisce lo stesso decreto divenuto legge nei giorni scorsi, in cui si parla esplicitamente di «aggiornamento del piano delle espropriazioni».
La vera novità, però, sta nel procedimento nuovo, digitale, che velocizzerà le procedure stesse, e rispetto al quale c'è già chi pensa a tutelarsi rivolgendosi agli avvocati. Per gli espropri legati al Ponte, infatti, verrà per la prima volta sperimentato il «cassetto virtuale», e cioè «uno spazio internet ad accesso riservato, finalizzato a dematerializzare lo scambio diretto di comunicazioni e documenti con i destinatari delle procedure, favorendo l’accesso agli atti, nonché uno spazio internet a libero accesso». Il tutto camminerà di pari passo con il «fascicolo virtuale, finalizzato a incrementare la pubblicità e la trasparenza delle procedure e ad ospitare le comunicazioni indirette».

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