«Ho sentito un boato nella notte. Pensavo fosse stato un incidente, e invece era la mia macchina». Non si dà pace Antonio Currò, segretario cittadino di Rifondazione Comunista e membro della segreteria nazionale dell’Unione Inquilini. Si è affacciato al balcone della sua casa di via Natoli e ha visto la sua Ford Fiesta divorata dalle fiamme che mano ignota avevamo appiccato pochi minuti prima. Poco prima delle due di ieri notte è stata l’esplosione dei vetri dell’auto a svegliare la famiglia Currò. Una notte che non potrà dimenticare.
«Mi sento smarrito e non so davvero a cosa pensare» dice il segretario di Rifondazione che esclude che si possa trattare di un errore di persona da colpire, «La mia Fiesta giallo oro, è un pezzo unico». La matrice dell’atto incendiario è ancora al vaglio dei carabinieri che hanno attivato immediatamente le indagini e che sono interventi insieme ai Vigili del Fuoco che hanno domato le fiamme. Danneggiata anche l’auto che era parcheggiata accanto a quella di Currò.
«Se devo azzardare un’ipotesi – dice – penso più al mio ruolo nell’Unione Inquilini che a quella in Rifondazione Comunista. Ma non riesco a focalizzare quale possa essere il motivo di questo gesto così grave. Fra l’altro proprio in questi giorni stavamo lavorando alla nuova Casa del Popolo e non ci fermeremo».
Sulla natura dolosa dell’atto non ci sono dubbi. Sul parabrezza sono stati trovati alcuni fiammiferi: la firma del gesto. Nella zona però ci sono diverse telecamere di video sorveglianza, in particolare quelle di un paio di esercizi commerciali. Le immagini sono state acquisite e potrebbero dare buoni indizi agli inquirenti. Dalle prime risultanze sembrerebbe che ad agire sia stato un uomo solo e travisato. Si tratta di un atto che colpisce duramente chi vive in prima fila da anni il disagio delle fasce sociali più ai margini. L’Unione Inquilini, in maniera incessante, opera sul tema della criticità abitativa, degli sfratti per morosità incolpevole, del caro affitti e delle tante abitazioni sfitte. Decine e decine gli interventi di Currò e dell’Unione Inquilini proprio a favore delle fasce più deboli della popolazione.
Moltissimi i segni di vicinanza a Currò. Il sindaco Basile e la Giunta «esprimono piena solidarietà alla vittima del gesto, stigmatizzando fermamente l’accaduto. La violenza va condannata in ogni sua forma episodi come quello della scorsa notte rappresentano un malcostume che va assolutamente arginato a tutela di chi fa il proprio dovere e dell’intera comunità cittadina». Walter De Cesaris, segretario nazionale Unione Inquilini parla «di un attacco vigliacco ad un sindacato che si vuole colpire perché evidentemente con le proprie iniziative dà fastidio perché contrasta interessi su cui la criminalità ha legami». La sezione locale del sindacato parla di attentato alla vita democratica della città, «Siamo sicuri che non sarà certamente questo vile attentato a fermare e intimidire Antonio – ha scritto il segretario nazionale di Rifondazione Comunista Maurzio Acerbo –. Tuttavia, non si può sottovalutare la gravità dell’atto. Evidentemente dà fastidio chi fa politica pulita». Fra gli interventi anche quello di Cambiamo Messina dal Basso. «Siamo fermamente convinti che questi atti non fermeranno il suo impegno quotidiano per Messina e per la difesa dei diritti di ogni persona, soprattutto di quelle ai quali è negato il diritto alla casa e che si rivolgono al sindacato per essere tutelate». Nota di solidarietà anche dal partito democratico e dal segretario generale della Cgil Messina Pietro Patti.
Messina, intimidazione a Currò: al vaglio le telecamere, ha agito un uomo solo
Sulla natura dolosa dell’atto non ci sono dubbi. Sul parabrezza sono stati trovati alcuni fiammiferi: la firma del gesto. Nella zona però ci sono diverse telecamere di video sorveglianza.
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