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Messina, catechisti a convegno: “L’icona viva della gioia”

Il raduno annuale al Teatro Vittorio Emanuele. L’intervento di monsignor Accolla e la testimonianza di Salvatore Martinez

Con la voglia di ritrovarsi e di condividere, nel segno della gioia, un rinnovato spazio di confronto e crescita comunitaria: è stato vissuto come una grande festa il XXXVII raduno dei catechisti, l’annuale appuntamento organizzato dall’Ufficio diocesano sul tema “Ospiti a Betania. Marta lo ospitò. Maria ascoltava la sua Parola”, in linea con la proposta delle chiese italiane per il Cammino sinodale.
Dal teatro Vittorio Emanuele, spazio di cultura e aggregazione, a piazza Unione europea, simbolo di impegno sociale, alla Basilica Cattedrale, casa del popolo, la grande macchina organizzativa del convegno, coordinata dal direttore dell’Ufficio catechistico don Francesco Cucinotta – ha coinvolto in un vortice di entusiasmo le realtà istituzionali della città che hanno sostenuto l’evento. Una lunga giornata quella di ieri che si è aperta al teatro, dove si sono radunati catechiste e catechisti, parroci e operatori pastorali e tanti giovani per ascoltare la testimonianza di Salvatore Martinez, già presidente del Movimento Rinnovamento nello Spirito Santo, del Pontificio Consiglio per i Laici e consultore del Pontificio Consiglio per la Famiglia. Partendo dalle figure di Maria e Marta, icone del culto e del servizio, Martinez ha sottolineato l’urgenza della Chiesa che, «prima di educare ai valori è chiamata a rieducare alla fede»; soffermandosi sulla responsabilità alla quale sono chiamati, ha parlato dell’isolamento, la marginalizzazione, l’esclusione dai veri processi generativi e la sfiducia che i catechisti e tutti gli educatori stanno soffrendo. «Molti di loro – ha detto Martinez – avvertono il bisogno di ripensare il proprio ruolo, di ridare evidenza spirituale alla fede, di sentirsi parte di una comunità educante in cui il primato spetta alla dimensione spirituale in questo tempo di crisi».
Un’urgenza più volte richiamata dall’arcivescovo Giovanni Accolla anche nella sua lettera pastorale, il quale ieri ha ribadito la grande forza attrattiva che deve possedere chi educa: «I catechisti sono l’icona viva della gioia del cuore», ha detto il presule.

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