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Messina, si riparte dalle priorità del “Libro Bianco”

Dopo l’elezione a presidente di Ivo Blandina, Uniontrasporti può e vuole svolgere un ruolo fondamentale per il rilancio del territorio. I temi cruciali delle infrastrutture, materiali e digitali. Il confronto con il commissario della Zes

Il “Libro bianco” sulle priorità infrastrutturali era stato presentato a Messina nell’autunno del 2022. Ed è da lì che riprende il cammino tracciato da Uniontrasporti, la società consortile delle Camere di Commercio italiane, al cui vertice è stato eletto il messinese Ivo Blandina. L’obiettivo è lanciare una vera e propria offensiva, che scuota istituzioni, enti locali, forze politiche e sociali, su alcuni temi, che si intrecciano tra loro e che diventano dirimenti per il futuro, ma anche per il presente, del nostro territorio.
Le linee portanti del “Libro bianco” partivano da un assunto fondamentale: la competitività delle imprese passa dalle infrastrutture. Che sono sicuramente strade, ponti, ferrovie, porti, aeroporti e strutture logistiche efficienti, ma anche banda ultra-larga, rete 5G, vie telematiche e innovazioni tecnologiche, definite «il passaggio obbligato per aiutare il sistema economico regionale e locale a superare la crisi innescata dalla pandemia e aggravata poi dagli eventi bellici in Ucraina». L’Ente camerale di Messina, insieme con Uniontrasporti, intende proprio rafforzare il proprio ruolo strategico nello sviluppo infrastrutturale. In quel “Libro” erano state elencate le 35 opere considerate decisive per il rilancio dell’Isola e dell’area dello Stretto, da realizzare o avviare entro il 2026, organizzate su tre livelli di priorità, arrivando a selezionare quindici opere di “livello 1”, raggruppate in 4 macro obiettivi: 1) l’accessibilità interna ed esterna, il miglioramento della connettività delle aree interne della regione per il riequilibrio territoriale (sistema costiero ed entroterra, cittadini equamente connessi); 2) il potenziamento delle connessioni esterne della Sicilia e i collegamenti con i mercati nazionali ed internazionali; 3) il potenziamento delle connessioni dirette al servizio del sistema produttivo e del turismo, ampliando e adeguando la rete dei collegamenti, stradali e ferroviari, e rafforzando le connessioni dei centri agricoli e agroalimentari, dei distretti produttivi e degli attrattori turistici alla rete principale; 4) il rafforzamento dell’intermodalità e della logistica integrata, con particolare attenzione alle aree “Zes”, attraverso lo sviluppo delle piattaforme logistiche ed un miglioramento della rete esistente nei collegamenti di “ultimo miglio”. Proprio il tema delle Zone economiche speciali, come dichiarato da Blandina nella recente intervista al nostro giornale, assumerà una rilevanza sempre maggiore nei prossimi mesi e il “sistema città”, cioè tutte le componenti istituzionali e politico-amministrative, ma anche economiche e sociali di Messina, dovranno dialogare con il commissario della Zes “Sicilia Orientale”.

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