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Messina, processo all'untore: “no” alla riunione con quello sui medici

Si va avanti separatamente. È questo il “verdetto” della presidente del tribunale Marina Moleti

Il Tribunale di Messina

No alla riunione dei due processi in uno, si va avanti separatamente. È questo il “verdetto” della presidente del tribunale Marina Moleti sulla richiesta che alle scorse udienze aveva fatto l’avvocato Carlo Autru Ryolo, il legale del 58enne Luigi De Domenico, il cosiddetto “untore” sieropositivo.
L’uomo è accusato di omicidio volontario per aver contagiato la sua compagna, l’avvocatessa messinese 45enne morta poi di Aids, senza rivelargli la sua sieropositivà, impedendole cure adeguate.
Della decisione adottata dalla presidente Moleti dopo l’istanza del legale ne ha dato lettura ieri mattina in udienza la presidente della corte d’assise Letteria Silipigni, che sta “riprocessando” De Domenico dopo l’annullamento della prima condanna a 22 anni per la vicenda dei giurati “over 65” (dopo i 65 anni non si può far parte di una giuria popolare in corte d’assise).

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