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Risanamento a Messina, inizia la nuova fase

Venerdì prossimo il passaggio di consegne tra la prefetta Di Stani e il governatore Schifani. Dopo la nomina di Scurria a subcommissario, segni distensivi da parte della Giunta Basile. Il capogruppo di FdI chiede una seduta straordinaria di consiglio comunale

E adesso si deve correre. Marcello Scurria non ha dubbi né esitazioni: il suo ritorno sulla scena del Risanamento non può che avere un obiettivo, quello di arrivare alla fine del 2024 con la consapevolezza di aver utilizzato tutte le risorse messe a disposizione grazie alla legge speciale firmata dall’allora ministra Mara Carfagna. Venerdì prossimo ci sarà il passaggio di consegne ufficiale tra la prefetta Cosima Di Stani e il presidente della Regione Renato Schifani. In quel preciso momento, si insedierà il nuovo Ufficio commissariale che è presieduto dal governatore siciliano ma che, sul piano operativo, sarà di fatto diretto dal subcommissario, cioè l’avvocato Marcello Scurria.
«È ancora presto per rilasciare dichiarazioni», afferma l’ex presidente di Arisme, il quale vuole aspettare proprio la giornata di venerdì, e l’insediamento della nuova “task force”, prima di esporre le proprie linee d’azione. In realtà, le idee sono chiarissime perché se è vero che Scurria si è dimesso otto mesi fa, è anche vero che ha continuato a seguire, seppure a distanza, le vicende del Risanamento. E sa perfettamente quali sono sia le cose già realizzate sia le criticità esistenti, i progetti da sbloccare o da portare avanti, le soluzioni alternative da individuare per dare un alloggio dignitoso a chi vive ancora nelle baracche.
Sembra fugato, intanto, il timore di una contrapposizione politica tra l’Ufficio commissariale del Risanamento e l’Amministrazione comunale. Il sindaco Federico Basile non ha cambiato idea sul fatto che, a suo avviso, Palazzo Zanca avrebbe dovuto svolgere un ruolo centrale su una materia che attiene alla riqualificazione urbana, alle politiche della Casa, alle emergenze abitative e socio-economiche, insomma ad aspetti cruciali della vita cittadina. E non ha cambiato idea sul fatto che i poteri commissariali dovessero andare proprio a chi guida il Comune di Messina. Detto questo, però, si registrano dichiarazioni assolutamente distensive, nei confronti del nuovo subcommissario. Il vicesindaco Salvatore Mondello ha già espresso la propria soddisfazione, ricordando che con Marcello Scurria ha lavorato per quattro anni, fianco a fianco, e dicendosi pronto a farlo di nuovo, nell’interesse generale. Basile si è detto certo, a sua volta, che si potrà instaurare subito un clima di collaborazione e percorsi condivisi che vedano protagonisti anche il Comune e Arisme. Segni distensivi si erano colti qualche giorno fa, quando proprio il sindaco Basile, insieme con il direttore generale Salvo Puccio, era stato accompagnato negli uffici ministeriali romani dalla sottosegretaria ai Rapporti con il Parlamento, Matilde Siracusano. La stessa deputata di Forza Italia che, durante la campagna elettorale del 2022, ebbe scontri durissimi con Cateno De Luca e che è stata l’artefice di tutta l’operazione culminata con l’inserimento delle modifiche alla legge speciale nel decreto Milleproroghe, convertito in legge, e della nomina a subcommissario di Scurria. La politica vive di tempi, c’è quello dello scontro ma anche quello del confronto e delle possibili sinergie, se si sa guardare davvero all’interesse generale.

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