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Messina, fissato il nuovo processo per la vicenda dell’untore

Dopo la “cancellazione” della condanna si riparte il 3 marzo. Il caso dei due giurati che superavano i 65 anni

C’è la data nuova. Si deve ricominciare tutto daccapo per la storia dei giurati “fuori età” oltre i 65 anni. E la nuova data è il 3 marzo prossimo. Quel giorno si ri-aprirà in corte d’assise il processo di primo grado per la vicenda cosiddetta “dell’untore”. Ovvero il 58enne Luigi De Domenico, accusato di omicidio volontario per la morte della sua compagna, a cui contagiò la sieropositività senza mai rivelarlo. La vittima è l’avvocata messinese 45enne che poi morì di Aids, proprio perché non si riuscì a curare sconoscendo la causa della sua malattia.
Il decreto di fissazione del nuovo processo è stato siglato dal presidente della corte d’assise Massimiliano Micali. Nei giorni scorsi invece la stessa corte d’appello che a dicembre aveva annullato la sentenza di primo grado ha accolto l’istanza del difensore di De Domenico, l’avvocato Carlo Autru Ryolo, e lo ha scarcerato, concedendogli gli arresti domiciliari a Messina.
Nel nuovo processo che si aprirà a marzo saranno, com’è accaduto in questi anni, legali di parte civile, gli avvocati Bonni Candido ed Elena Montalbano, che rappresentano la sorella dell’avvocata deceduta, da cui partì tutto dopo la denuncia presentata in Procura sulla vicenda, e i genitori della donna.

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