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Messina: Porto di Tremestieri, verso la rescissione del contratto con la Nuova Coedmar

Il Tribunale dà torto alla “Nuova Coedmar” sulle richiesta del Comune di riavere i soldi anticipati. Adesso Palazzo Zanca prenderà la decisione ormai non più rinviabile rispetto a un cantiere fermo al 25%. Resta da capire con quale formula

La decisione del giudice che si attendeva è arrivata. Adesso è solo questione di tempo, quello necessario perché di quella sentenza si conoscano i contenuti nel merito, attraverso la notifica del dispositivo, prima che si arrivi alla decisione ormai non più rinviabile: la rescissione del contratto tra Comune e Nuova Coedmar per il mega-appalto del porto di Tremestieri. L’appalto pubblico forse più importante della storia più o meno recente della città, insieme a quello degli svincoli Giostra e Annunziata, e che ha prodotto, da poco più di due anni ormai, una sorta di cantiere fantasma.
L’impresa di Chioggia si era rivolta al tribunale, con un ricorso ex articolo 700 (d’urgenza, quindi, sebbene siano passati mesi), contro la decisione del Comune di procedere con la cosiddetta escussione della fideiussione, ossia l’iter giuridico per mezzo del quale il soggetto beneficiario di una polizza fideiussoria assicurativa, stipulata a monte di un accordo (in questo caso l’aggiudicazione dell’appalto), si trova in diritto di richiedere al garante la somma garantita dal contratto di fideiussione stesso. In altri termini, il Comune ha chiesto che venisse pagata la “garanzia” stabilita ad inizio appalto, visto il blocco pressoché totale del cantiere del porto. Non solo: in ballo, in questa vicenda, c’erano anche le anticipazioni pagate dal Comune stesso all’impresa e delle quali l’Amministrazione ha chiesto la restituzione

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