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Danneggiata la statua di Messina realizzata da Caminiti

Si staglia nella rotatoria all’incrocio fra la via Santa Cecilia e la nuova via Don Blasco

Inaccettabile. Hanno vandalizzato la grande statua bronzea di Messina del maestro Alex Caminiti che si staglia nella rotatoria all’incrocio fra la via Santa Cecilia e la nuova via Don Blasco. Qualcuno ha letteralmente staccato la targa in marmo che era stata collocata a corredo nella stele di supporto, e l’ha portata via. Per farne cosa non si sa. Solo per il gusto di sfregiare una statua che rappresenta la città intera, piena di simbologia in ogni sua parte, rivolta verso il nostro mare, il nostro Stretto. Inaccettabile.

Una statua di cui si sono interessati tra gli altri Vittorio Sgarbi, che è venuto a vederla, e Federico Moccia, che ha scritto parole intense per celebrarla: «Austera regina di quelle acque del mare siciliano, con amore vigila e controlla quello stretto dove continui gorghi, come la pena delle anime dell’inferno girano in tondo e si urtano in eterno... “Come fa l’onda là sovra Cariddi, / che si frange con quella in cui s'intoppa, / così convien che qui la gente riddi”... Ma lei giovane creatura doppiamente nata dalle mani di Alex Caminiti, sparge con il suo bel viso quella tanto desiderata serenità.».
I vandali hanno approfittato del fatto che non c’è alcuna sorveglianza, e probabilmente nemmeno alcuna telecamera di controllo in quell’area, puntata verso la statua, così hanno potuto staccare la targa e magari frantumarla e gettarla dopo poche centinaia di metri solo per il gusto di guastare. Forse sarebbe il caso di prevedere qualche sistema di videocontrollo a tutela di un simbolo della città.
Siamo davanti ad un esempio di vera riqualificazione urbana dell’intera area, con la rotatoria nella cui parte centrale è stata collocata la grande statua bronzea che raffigura allegoricamente Messina e che enfatizza ed esalta gli elementi-topos con riferimenti simbolici strettamente collegati. Messina è rappresentata da una giovane figura femminile coronata da torri, che reca tra le mani lo stemma della città.

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