Finita la stagione estiva, che quest’anno si è prolungata fino al mese di ottobre, grazie alle temperature miti e alle belle giornate, molti esercizi pubblici di Letojanni chiudono battenti e lasciano il paese “orfano” di diverse tipologie di attività, costringendo spesso a spostarsi in comuni vicini per poter effettuare determinati acquisti o trovare un esercizio aperto, soprattutto quelli che si occupano di somministrazione di alimenti e bevande. Un problema che si ripropone ogni anno con l’inizio della bassa stagione e che è stato affrontato anche in Consiglio comunale nel corso dell’ultima seduta.
«Accade puntualmente che anche per mangiare una pizza bisogna andare a Giardini Naxos o a Sant’Alessio Siculo - ha fatto notare il capogruppo di maggioranza Cateno Ruggeri - capisco che le strutture ricettive sono chiuse, ma c’è comunque qualche turista e quelli presenti non hanno trovato un solo locale aperto, ma questo vale anche per i letojannesi. È necessario dare delle direttive per disciplinare meglio la materia». Il collega Carmelo Lombardo ha ricordato come gli esercenti dovrebbero comunicare e giustificare la loro chiusura al Comune e poi spetterebbe l’Ufficio Commercio occuparsi di fare le opportune verifiche, perché non è possibile che alcuni chiudano anche per sei mesi.
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