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Maltempo, dopo il giorno più nero si riparte: strade riaperte a Barcellona, c'è la luce a Milazzo

Si effettua in queste ore il bilancio dei danni della bomba d’acqua che si è abbattuta ieri nel Messinese, in particolare nei Comuni di Milazzo e Barcellona. Nel primo, soccorsi e interventi fino alle 3.30 della scorsa notte per ricominciare alle 6 del mattino: "Abbiamo ripristinato la luce in tutta la città e salvato le persone intrappolate nell’acqua nelle proprie case - spiega il sindaco Pippo Midili - ci sono due famiglie sfollate che abbiamo trasferito in un b&b. Oggi c'è il sole e l’emergenza adesso è evitare che l’acqua con terra e detriti si indurisca e si trasformi in pericoloso fango, più difficile da smaltire perché servono attrezzature specifiche.

Ancora tantissime abitazioni, in particolar modo nella zona della Piana, sono allegate dunque sono in giro varie squadre di Protezione civile e Forze dell’Ordine per risolvere gli ultimi casi. Il centro commerciale Parco Corolla ha registrato un allagamento con danni alle merci sul pavimento in vari negozi ma oggi riaprirà regolarmente".

A Barcellona poteva andare molto peggio: "Sono state riaperte tutte le strade e anche il tratto autostradale chiuso ieri sera. Stiamo aspettando la Protezione civile regionale per una conta dettagliata delle conseguenze del maltempo di ieri - dice il primo cittadino Pinuccio Calabrò - tutto sommato la situazione non è precipitata come per l’alluvione di qualche anno fa, grazie soprattutto alla pulizia dei torrenti in cui abbiamo abbassato il letto di circa 4 metri, quindi l’acqua caduta ieri, che segnava livelli record di 190 mm in due ore (le precedenti piogge torrenziali erano circa 110 mm, ndr), sarebbe stata davvero catastrofica. Non ci sono stati feriti, solo qualche sfollato e alcune persone anziane che vivevano in piani terra che abbiamo salvato e speriamo già oggi possano rientrare a casa serenamente".

"Il problema maggiore dell’Italia è la burocrazia: i danni più ingenti per il maltempo a Barcellona Pozzo di Gotto (Me) non sono venuti dai torrenti, ma dalle saie che si sono allagate e non sono in sicurezza, e hanno creato fiumi di fango. E dire che c'è un finanziamento bloccato da oltre un anno di oltre 15 mln di euro alla Regione che era proprio per la messa in sicurezza di queste saie ed è già esecutivo. Ne ho parlato col presidente della Regione Renato Schifani mi ha dato la sua disponibilità a sbloccare questo finanziamento", ha rincarato la dose Calabrò.

Cronaca di un giorno di terrore: sabato 3 dicembre

Un pomeriggio di autentico terrore, quello di ieri, a Milazzo. Oltre 250 mm. di acqua in tre ore hanno messo in ginocchio la città provocando situazioni che solo grazie all’impegno dei volontari e delle forze dell’ordine non si sono trasformate in tragedia. Per qualche ora infatti una persona è stata dispersa, venendo recuperata dai carabinieri. Spaventata per l’intensità della pioggia era uscita dall’auto cercando rifugio in una zona però a rischio.

E’ stata trasportata in ospedale dove è stata ricoverata per una ipotermia. Altri due anziani rimasti intrappolati a San Paolino sono stati salvati dalla Protezione Civile. Decisiva poi l’azione sempre di volontari per dare supporto ad una persona infartuata dopo che ci si è resi conto che l’ambulanza non sarebbe arrivata a casa proprio per problemi nelle strade. I volontari hanno accompagnato medico e infermiere nell’abitazione per prestare la prima indispensabile assistenza alla paziente.

Il sindaco Midili, che ha subito attivato il Coc, riunendo al Comune dirigenti, funzionari e operai, ha invitato i cittadini non solo a non uscire di casa, ma a cercare riparo, soprattutto coloro che vivevano nella Piana, ai piani superiori. Tratta in salvo anche una famiglia che viveva nella riviera di Ponente e ha subito il crollo del tetto della propria abitazione. È stata trasferita momentaneamente in una struttura alberghiera. Intorno alle 20 ha smesso di piovere ma le conseguenze del nubifragio sono gravissime. Garage e cantinati allagati, negozi del centro pure. Molti ristoranti hanno preferito sospendere per la serata l’attività. Totalmente allagata la zona che conduce al Terminal aliscafi per le Eolie. Gravi disagi anche al Parco Corolla. Sotto osservazione anche il torrente Mela con alcuni abitanti di Bastione che a titolo precauzionale ha deciso di allontanarsi da casa.

Momenti di angoscia per i residenti delle frazioni San Pietro, Scaccia, San Marco e nei luoghi da sempre a rischio ( San Paolino, a Ciantro e a Fiumarella), mentre in via Nino Bixo gli studenti dell’istituto Guttuso sono stati fatti uscire da scuola con l’assistenza dei soccorritori dalla parte opposta all’ingresso. Oltre duecento le chiamate al Comune, che ha istituito un numero dedicato per la messaggistica e ai vigili del fuoco.

Per tutta la notte al Comune il Coc ha lavorato assieme alla Protezione civile e ai volontari per mettere in sicurezza alcune zone del territorio. Sino alla tarda serata di ieri erano ancora impraticabili diverse strade: la Panoramica di Levante, la via XX Luglio, le via San Paolino e Ciantro, via San Papino, via Rio Rosso, via Santa Marina, Orgaz e Bastione. Massima attenzione è stata chiesta anche a coloro che avevano la necessità di percorrere l’asse viario. Dal palazzo comunale comunque la raccomandazione di percorrere le altre arterie in atto aperte, con grandissima attenzione perché potrebbero esserci delle buche non verificate. E da oggi comincerà la conta dei danni che si preannunciano davvero ingenti.

A Barcellona e nelle zone alluvionate in provincia di Messina, zona peloritana e tirrenica, sono arrivate decine di squadre di organizzazioni di volontariato della Protezione civile regionale dotate di pompe idrovore e materiali e mezzi, provenienti da Palermo, Caltanissetta, Enna e Catania, per aiutare quelle popolazioni che stamattina si sono svegliate con cantine e garage allagati.

Il maltempo comunque oggi ha dato una tregua. Sulla provincia messinese c'è un timido sole. Molte le strade dissestate dal fango e dai detriti provocati dal nubifragio di ieri notte ma grazie all’ntervento dei vigili del fuoco, delle organizzazioni di volontariato di protezione civile e alla solerzia dei sindaci dei territori interessati, il sistema di protezione civile regionale ha risposto con efficacia e ancora adesso è in piena attività per il ripristino delle condizioni di sicurezza.

Nel pomeriggio è previsto il sopralluogo del capo della Protezione civile siciliana, Salvo Cocina, che si sta recando con funzionari e tecnici regionali nelle zone interessate dal maltempo. A Barcellona, Milazzo e Terme Vigliatore sono operativi i CoC, il centro operativo comunale dal quale si attivano i vari interventi, sotto il coordinamento della direzione generale e territoriale della Protezione civile siciliana.

 

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