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Messina, l’Asp condannata dal giudice del lavoro per comportamento antisindacale

Dopo la denuncia della Funzione pubblica della Cisl. «Lavoratori trasferiti senza aver rispettato la mobilità interna»

L’Asp di Messina è stata di recente condannata per comportamento antisindacale. Sono due le sentenze pronunciate dai giudici del lavoro del Tribunale, Aurora La Face e Roberta Rando, dopo la denuncia presentata dalla Cisl-Funzione pubblica. La motivazione: per avere l’Asp “disposto il trasferimento di due lavoratori senza la necessaria informazione sindacale preventiva ed il rispetto perentorio del regolamento aziendale sulla mobilità interna”.

«I regolamenti interni frutto della contrattazione collettiva integrativa sono sacri ed inviolabili – afferma Giovanna Bicchieri segretario della Fp-Cisl –, lo hanno sancito con ben due sentenze esemplari i giudici del tribunale del lavoro, che hanno anche ordinato la pubblicazione per un mese dei due decreti nelle bacheche aziendali e sul proprio sito internet. Purtroppo ancora non è finita, siamo in attesa della pronuncia di altre sentenze analoghe di trasferimenti avvenuti senza alcun rispetto delle norme contrattuali e del regolamento sulla mobilità interna aziendale». La beffa, però, evidenzia la Cisl-Funzione pubblica è anche per i contribuenti. «In entrambi i giudizi che hanno comportato un evidente danno economico all’Asp Messina – afferma la Bicchieri –, è stata affidata la procura ad avvocati esterni all’Asp, anziché ricorrere all’avvocatura interna».

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