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Ente Teatro di Messina, delicata fase di transizione

Tra scadenza di mandati e nuove nomine si gestisce il presente ma si pianifica anche il futuro al “Vittorio Emanuele”. Senza più direttori artistici dal 30 giugno. L’incarico dell’avv. Scoglio a termine, avviato il bando per il soprintendente. Ma la stagione non si ferma e sarà presentata la prossima settimana

È una delicata fase di transizione, l’ennesima, inevitabile, quando scadono i mandati e cambiano le amministrazioni, alla Regione e al Comune. Ma il Teatro Vittorio Emanuele continua, in ogni caso, a programmare il presente e il futuro. Vediamo di fare il punto su quello che sta accadendo nella massima istituzione culturale della città di Messina.

L’incarico del presidente Orazio Miloro scadrà nell’agosto del 2023. Quello del soprintendente, l’avvocato Gianfranco Scoglio, è scaduto lo scorso 11 ottobre ed è in “prorogatio” per 45 giorni. I direttori artistici, Matteo Pappalardo (Musica) e Simona Celi (Prosa), hanno terminato il loro compito lo scorso 30 giugno. Non è stato possibile procedere alla loro sostituzione, perché l’articolo 12, comma 16 della legge regionale numero 13 del 25 maggio 2022, vieta «al presidente, alla Giunta, agli assessori della Regione nonché alle società partecipate e agli enti sottoposti a controlli e vigilanza della Regione di conferire, fino al 31 dicembre 2022, incarichi di consulenza e assistenza tecnica».

Proprio ieri il Consiglio di amministrazione dell’Ente, su proposta del presidente Miloro, ha avviato la procedura per l’individuazione della figura cui conferire l'incarico di sovrintendente approvando l’avviso pubblico di manifestazione di interesse finalizzato ad acquisire la disponibilità di soggetti interessati a ricoprire tale ruolo.

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