Due delibere fotocopia, identiche parola per parola. Una fu bocciata dal consiglio comunale precedente, all’apice del muro contro muro con l’amministrazione De Luca (l’ex sindaco si era già dimesso), l’altra è destinata a tutt’altro esito, grazie ad una maggioranza d’aula monocolore e per questo granitica, sulla quale può contare il fedele successore Federico Basile. In realtà una piccola differenza tra le due delibere c’è: il nome della Fondazione che si dà indirizzo di costituire. Quella targata De Luca (l’atto amministrativo, però, fu firmato dallo stesso Basile, allora nelle vesti di direttore generale) si chiamava “Messenion”; quella targata Basile, proposta in Giunta dal vicesindaco Francesco Gallo e approvata l’altroieri, si chiama “Messina per la Cultura”. La stessa identica cosa, la stessa identica “creatura”, lo stesso identico documento, con lo stesso identico statuto: cambia, appunto, solo il nome. Probabilmente per evitare vizi procedurali, visto che una Fondazione Messenion era già stata proposta e, appunto, bocciata dal vecchio consiglio comunale.
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