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Messina, morì dopo intervento chirurgico. Due medici condannati a 8 mesi

Piovono condanne sul capo di due medici coinvolti in un’inchiesta della Procura sulla morte della settantaseienne Anna Morabito, originaria di Africo. Finiti a processo per omicidio colposo e lesioni personali in concorso, la giudice monocratica Alessandra Di Fresco ha inflitto otto mesi di reclusione ai medici Giancarlo Gemelli e Giacomo Morabito, dell’Istituto ortopedico del Mezzogiorno d’Italia “Franco Scalabrino” (riconosciuti a entrambi le attenuanti generiche e i benefici della sospensione della pena e della non menzione della condanna). Nei loro confronti, la pubblica ministera Roberta La Speme aveva sollecitato la pena di dieci mesi ciascuno. Inoltre, Gemelli e Morabito, insieme con la responsabile civile Sara Assicurazioni spa, devono, in solido tra loro, risarcire il danno delle costituite parti civili – da stabilire in separata sede –, oltre a pagare una provvisionale di cinquemila euro, per ciascuna parte, e rimborsare le spese di costituzione e di difesa sostenute dalle stesse parti civili, determinate nella somma di 2.115 euro.

In base alla denuncia dei familiari, presentata all’Ufficio inquirente del Tribunale di Messina, la signora Morabito, a causa di una caduta in casa, riportò un trauma alla colonna lombare. Il 2 marzo 2016, si recò al Policlinico, dove fu sottoposta ad accertamenti. Poi, il trasferimento all’Ortopedico di Ganzirri. Il 7 marzo l’intervento di cifoplastica vertebrale, in seguito al quale la paziente lamentava di non avvertire sensibilità agli arti inferiori. «Solo l’11 marzo – raccontò la figlia – sono stata informata che mia madre era affetta da paraplegia agli arti inferiori», anche in esito «all’insorgenza di un ematoma nel focolaio chirurgico». Ed ecco i dubbi dei parenti sulle attività chirurgiche praticate. Il 19 marzo, i medici dell’ospedale Papardo, dove fu trasportata, le riferirono che se l’ematoma fosse stato aspirato in tempo l’uso della gambe non sarebbe stato compromesso. La donna morì il 29 marzo.

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