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Messina, parla il "provveditore" Vadalà: "Speriamo in una vera ripresa per la scuola"

L’intervista al dirigente dell’Ufficio provinciale, per l’imminente ritorno tra i banchi dopo la pandemia

Stello Vadalà

«Finalmente si riparte, speriamo che sia un anno scolastico della ripresa vera e propria della scuola». Stello Vadalà, da alcuni mesi dirigente dell’Ufficio scolastico provinciale, affronta il mondo della scuola dopo la pandemia. Assicura che fin dal primo giorno tutti i docenti saranno in classe e attenzione sul fronte edilizia scolastica.

«Due anni di pandemia hanno creato grossi problemi a tutti, la scuola ha fatto tantissimo affinché i ragazzi ne risentissero il meno possibile però saremmo ingiusti se non riconoscessimo il grosso disagio che hanno dovuto sopportare lavorando in Dad che, pur essendo stata importante, non ha reso piena giustizia alla socializzazione fra di loro e con i professori. Fortunatamente rientriamo non più in Dad. Certo non ci illudiamo che il Covid sia sparito, esiste ancora, invito i colleghi dirigenti scolastici, i professori, le famiglie e gli alunni ad attenersi il più possibile alle norme igieniche».

Quali saranno le norme Covid?

«Non abbiamo più norme e obblighi, si lascia al buon senso del dirigente e soprattutto dell’utenza. È giusto che i più fragili utilizzino le mascherine Ffp2, in caso di un positivo è previsto solo che l’alunno resti a casa. È un anno scolastico che ci auguriamo sia normale, l’accogliamo come l’anno della definitiva ripresa della scuola, della tanto sospirata normalità».

Qual è la situazione sul fronte dell’edilizia scolastica?

«Non è una nostra competenza ma ho chiesto al sindaco della Città metropolitana di mantenermi informato, lo ha fatto costantemente. C’è stato un forte impegno da parte degli amministratori locali affinché si potessero risolvere i problemi della mancanza di aule. So che tutte le scuole inizieranno senza grossissime difficoltà anche se i problemi sono sempre dietro l’angolo».

E dal punto di vista sicurezza?

«Ho avuto piena assicurazione che i ragazzi rientreranno a scuola in sicurezza, è il primo obiettivo. La situazione, grossomodo, ricalca quella dello scorso anno per tutte le scuole, non avendo l’emergenza Covid, si riducono le esigenze di nuovi spazi. Inoltre il Pnrr prevede che tutte le scuole siano messe in sicurezza. Ai genitori, soprattutto nei primi giorni dall’inizio dell’anno scolastico, dico di segnalare le discrepanze ma di avere pazienza perché occorre tempo per questi interventi. Che le scuole siano in sicurezza sotto il profilo sismico per me è una priorità assoluta. Con l’inizio del nuovo anno quattro scuole (Archimede, Verona Trento, Maurolico, Seguenza) saranno interessate da lavori di messa in sicurezza. Si lavorerà per comparti quindi non avremo la necessità di spostare gli alunni ma solo quelli che fisicamente non potranno entrare nelle aule oggetto di lavori».

E per quanto riguarda i docenti?

«Abbiamo fatto 1120 nomine per le supplenze annuali, il lavoro è stato enorme, i funzionari, che ringrazio, non hanno fatto ferie affinché fin dai primi giorni di settembre i professori fossero in aula. Sono state fatte tutte le immissioni in ruolo e nominati anche i docenti a tempo indeterminato dalla graduatoria provinciale. I funzionari hanno valutato 25mila domande, ci hanno aiutato le segreterie di 30 scuole della provincia di Messina altrimenti non saremmo mai arrivati a fare tutto questo lavoro».

Dispersione scolastica, qual è la situazione nel Messinese?

«Appena mi sono insediato ha chiesto di fare un monitoraggio sull’anno trascorso. Nella scuola primaria è dello 0,39 per cento, nella scuola secondaria di primo grado è del 1,64 mentre per quella di secondo grado è del 7,21 per cento. Rispetto agli anni scorsi il dato tenderebbe a diminuire però la dispersione relativa agli alunni stranieri fa aumentare la percentuale. Bisogna dire che è una dispersione difficilmente controllabile perché l’alunno straniero che si iscrive a scuola e poi si trasferisce o lascia l’Italia è un dato che difficilmente controllato. Se si guardano i dati relativi alla dispersione degli alunni stranieri, le percentuali cambiano, per la primaria sono il 5,01 per cento, per la secondaria di primo grado, 12,48 per cento e per quella di secondo grado il 24,80 per cento. La dispersione dunque per quanto ci riguarda è contenuta, ci sono professori che lavorano su questo con quattro scuole che stanno facendo un lavoro attento e capillare».

Cosa augura agli studenti che presto torneranno sui banchi di scuola

«Studenti, professori e anche i genitori sappiano che l’Ufficio scolastico provinciale ha lavorato con molta attenzione perché tutto fosse pronto per l’inizio dell’anno scolastico che ci auguriamo sia condotto con piena e assoluta serenità. L’Ufficio scolastico provinciale è a piena disposizione di tutti, riteniamo che il contatto diretto con il territorio sia vincente. Ai ragazzi dico riappropriatevi della vostra scuola, della gioia di apprendere e lavorare per il vostro futuro, in bocca al lupo a tutti».

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