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Stretto, sarà revocato l’affidamento a Rfi?

La caduta del Governo Draghi non può non avere conseguenze sulle procedure relative al collegamento stabile tra Sicilia e Calabria

Una splendida immagine notturna del nuovo Ponte di Peljesac

Tra le grandi incertezze provocate dalla caduta del Governo Draghi, ce n’è una che riguarda direttamente i territori dell’Area dello Stretto. Cosa accadrà adesso? Le contorte, e costose, procedure avviate prima dalla ministra Paola De Micheli, poi rese ancor più cervellotiche dal suo successore, Enrico Giovannini, saranno interrotte o portate avanti? Il Governo che uscirà dalle urne il 25 settembre avrà il coraggio di revocare l’incarico a Rete ferroviaria italiana, alla quale il ministro delle Infrastrutture ha affidato il compito di redigere l’ennesimo studio di fattibilità? Si riprenderà da dove ci si era lasciati, cioè dall’unico progetto realmente esistente, quello del Ponte a campata unica, che era stato mandato in appalto dal General Contractor, prima che Mario Monti e il suo Governo sospendessero l’iter? Sono tutti interrogativi ai quali è difficile dare risposta.
Intanto, proprio in questi giorni, l’Europa ha inaugurato un altro di quei Ponti che sembrano meravigliosi dovunque, tranne che nel nostro Paese, l’unico al mondo che considera alla stregua di “ecomostri” infrastrutture che sono, invece, simbolo di pace, fratellanza, unione tra territori e di progresso tecnologico.
Ci riferiamo al Ponte di Pelješac, aperto al traffico lo scorso 26 luglio con una grande cerimonia di inaugurazione. Ed è emblematico l’annuncio-titolo che campeggiava su tutti i giornali, i siti e le agenzie di stampa europei: «Dopo 300 anni la Croazia territorialmente è unita». Un “gigante” di oltre 2.400 metri, «che ha anche un grande valore simbolico nazionale poiché unisce territorialmente tutto il Paese a beneficio anche dei tanti turisti». Così lo hanno definito. È il ponte che si innalza sul mare tra il villaggio croato di Komarna sulla terraferma e il paesino di Brijesta, sulla penisola di Pelješac. «In questo modo unirà Dubrovnik alla rete autostradale nazionale. È un progetto di costruzione unico, un’attrazione turistica sia per i diportisti sia per altri viaggiatori che possono godere di una splendida vista sul ponte dai punti panoramici e dalle strade circostanti. Con il suo completamento non sarà più un problema raggiungere il cluster turistico di Dubrovnik», è stato detto e ribadito durante la cerimonia.

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