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Messina, c’è un tesoretto di 113 mila euro per la Democrazia partecipata. Si decide online

Le modalità di scelta da parte dei cittadini nel bando per la Democrazia partecipata

Come spendere 113 mila euro di fondi del Comune? Si potrebbe riqualificare una piazza, rifare una strada, comprare arredi o giochi per bambini, ristrutturare qualche sito abbandonato. Le idee possono essere innumerevoli. E a decidere saranno i cittadini messinesi. Si tratta di somme che fanno parte del tesoretto destinato ogni anno alla cosiddetta democrazia partecipata: 113 mila euro che il Comune spenderà solo dopo che i cittadini sceglieranno come investirli. Con qualche giorno di ritardo rispetto alla scadenza del 30 giugno, il sindaco Federico Basile ha siglato il “Bando Democrazia Partecipata 2022” che dà il via alle consultazioni online. C’è una piattaforma ad hoc che si può raggiungere collegandosi al sito del Comune: basta cliccare e si aprirà una pagina da compilare, in cui chiunque potrà indicare l’opera che vorrebbe vedere realizzata. Bisogna specificare il luogo, il quartiere di riferimento, scegliere tra le cinque aree di intervento individuate dal Comune: attività sociali, scolastiche ed educative, sviluppo economico e turismo, attività culturali, sportive e ricreative, ambiente e territorio, aree verdi. Alla fine c’è uno spazio in cui spiegare nel dettaglio la proposta. Possono partecipare tutti i cittadini maggiorenni, ma anche associazioni, ditte, enti pubblici, tranne chi ricopre incarichi politici. C’è tempo fino al prossimo 30 settembre, poi le proposte formulate dai cittadini saranno ordinate e rappresentate in un documento che sarà predisposto, alla fine della fase di valutazione, dalla giunta Basile. Documento che poi andrà in consiglio comunale per la decisione finale.

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