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Patti, il “Beniamino Joppolo” è tornato “manu militari” al Municipio

Accesso coatto con la Polizia locale e sostituzione di tutte le serrature

Con l’ingresso nella struttura di alcuni dipendenti comunali, accompagnati dal personale della Polizia municipale, l’Ente di Palazzo dell’Aquila ha ripreso possesso del cineteatro “Beniamino Joppolo”, disponendo la sostituzione delle serrature a tutti gli ingressi dell’immobile di via Trieste.
A cinque giorni dall’ordinanza di sgombero, firmata dal dirigente comunale del VI settore, il Comune ha deciso di passare alle vie di fatto riappropriandosi del cineteatro a due anni a mezzo dalla risoluzione unilaterale del contratto di gestione, motivata dall’Ente con la mancata corresponsione dei canoni di locazione da parte del concessionario.
Il gestore sarebbe accusato di «occupazione illegittima», nonostante quest’ultimo lamenti la mancata compensazione dei canoni di affitto per circa 24.000 euro in ragione di alcuni importanti interventi di manutenzione straordinaria effettuati a sue spese per un importo pari a 61.557 euro. Insomma ciascuna delle due parti sostiene ragioni antitetiche e apparentemente inconciliabili. Il Comune, tra l’altro, motiverebbe la “prova di forza” con la necessità di avviare a stretto giro i lavori di ristrutturazione dei prospetti e della copertura, finanziati dalla Regione siciliana con 196.000 euro. Aspetto, quest’ultimo, affatto condiviso dal gestore: «Siamo stati noi – spiega Franco Zanghì, responsabile dell’associazione “Filokalòn” - ad intercettare il finanziamento, in quanto iscritti ad un’associazione di categoria che ci segnalava i bandi in scadenza. In quella circostanza abbiamo segnalato al Comune la possibilità di parteciparvi e l’Ente ha colto l’occasione al volo. Da qui la dimostrazione che non c’è mai stata alcuna volontà di ostacolare l’avvio dei lavori».

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