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Reggio Calabria, manca il bilancio: scoppiano le polemiche sui canoni dei gazebo

Si inserisce nel dibattito sul bilancio anche Confesercenti di Reggio Calabria: «Il Governo ha prorogato fino al 30 settembre la norma che ha consentito ai locali durante la pandemia di aprire dei gazebo negli stalli adibiti al parcheggio in deroga alle norme del codice della strada. La proroga, però, non ha riguardato l’esenzione del canone per l’occupazione del suolo pubblico che dal 1 aprile non viene più rimborsato ai Comuni. Durante svariati incontri con l’Amministrazione abbiamo chiesto come Confesercenti che, fatto salvo il pagamento del canone, si venisse incontro alle esigenze degli imprenditori ritoccandone il prezzo riducendolo considerevolmente senza, per altro, che questo andasse a far perdere un solo euro alle casse comunali. Il ragionamento era semplice: a fronte di un maggior numero di gazebo presenti in città, tre o quattro volte di più rispetto al periodo pre-pandemia, si sarebbe dovuto valutare l’introito del 2019 e suddividerlo per gli spazi esterni attualmente autorizzati. Ciò avrebbe portato, secondo i nostri calcoli, a una riduzione di almeno il 50% del canone, senza alcun costo a carico della collettività, permettendo ai pubblici esercizi di avere un minimo di supporto in un periodo difficilissimo per tutti gli autonomi dato che la crisi economica sta continuando a farsi sentire. Purtroppo dobbiamo constatare che le rassicurazioni ricevute durante le riunioni dall’assessore alle Attività produttive e dal sindaco ff sull’attuazione delle riduzioni richieste, sono state totalmente disattese. La mancata approvazione del bilancio, a quanto ci è stato riferito, ha impedito di porre in essere gli atti propedeutici per concretizzare il provvedimento che avrebbe concesso lo sconto sul canone. Il risultato di tale inadempienza ha portato all’emissione di avvisi di pagamento senza alcuna riduzione. Questo, oltre ad essere un atto inaccettabile in relazione agli accordi presi, produrrà la chiusura di molti spazi all’aperto di piccole attività che non si potranno permettere di pagare il prezzo pieno. Chiediamo all’Amministrazione comunale di interrompere l’emissione delle cartelle di pagamento, annullando quelle già emesse, fino all’approvazione del bilancio che auspichiamo avvenga nel minor tempo possibile e di attivarsi con tempestività subito dopo per definire la tariffa scontata riguardante l’occupazione del suolo pubblico».

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