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Messina, il Consiglio "promosso" da Santoro. Il centrodestra cerca il candidato: "Usciamo dallo stallo"

Ora il consiglio comunale può riappropriarsi pienamente di quel ruolo più volte invocato nei tre anni e mezzo dell’era De Luca. E saranno onori e oneri. Il messaggio del commissario Santoro, ieri, è stato chiaro: l’unico organo eletto siete voi, dovrete assumervene la «piena ed esclusiva» responsabilità. Né il bilancio né il piano di riequilibrio – giusto per citare i due atti più importanti – verranno fatti propri dal commissario e riproposti all’Aula. Nessuno toglierà dalle mani dei consiglieri queste patate bollenti. C’è chi sostiene che gli atti finanziari non possano essere proposti, per statuto ma anche per legge, dai consiglieri, quindi se ne dovrà ridiscutere e probabilmente verranno chiesti dei pareri. Ma la sostanza politica del discorso di Santoro è che ora il pallino di Palazzo Zanca passa al consiglio comunale. Il primo banco di prova sarà la rivisitazione dei vertici delle società partecipate (cioè reintrodurre la facoltà di passare da un Cda con tre membri ad un amministratore unico). Poi ce ne saranno altri, da qui alle elezioni. Forse il tanto evocato – da alcuni, ma non da tutti – modello Draghi in salsa messinese non vedrà mai la luce in campagna elettorale, ma potrà, anzi, in certi casi dovrà costituirsi in aula. Perché ora De Luca, grande ombrello comodo e scomodo allo stesso tempo, non c’è più. Gli equilibri si sono spostati. E la politica resta «piena ed esclusiva» prerogativa del consiglio comunale.

Intanto le due coalizioni provano a trovare la quadra. Il centrosinistra è ancora alla ricerca di un nome che venga sposato dall'intera coalizione, mentre il centrodestra aspetta che a Palermo il tavolo regionale batta un colpo. E sull'argomento interviene il deputato regionale Luigi Genovese: «Tengo a precisare che nessun veto, come risulterebbe da alcune indiscrezioni evidentemente infondate, è stato posto dalla cosiddetta “area Genovese”. In realtà, considero alcuni tra i profili di cui si parla e legge in queste settimane delle validissime opzioni: donne e uomini potenzialmente all’altezza di guidare una proposta politico-amministrativa che possa rilanciare la nostra città».
Così il deputato regionale Luigi Genovese, che aggiunge: «Quello che più che altro mi sembra doveroso evidenziare, in questa fase, è l’attuale condizione di stallo rispetto all’evidente necessità, non ulteriormente rinviabile considerato il poco tempo rimasto a disposizione, di aprire un dialogo tra le forze politiche del centrodestra messinese. Colgo quindi l’occasione per fare un passo in avanti, invitando gli esponenti della coalizione ad avviare, insieme, un processo di condivisione con l’obiettivo di individuare il miglior profilo possibile attorno a cui far convergere l’intesa trasversale di tutte le forze politiche della nostra area di riferimento».

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