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Messina, la pagella della città su De Luca: giudizi positivi. «Ma non doveva lasciare prima»

Un giro d’orizzonte con gli altri riferimenti del capoluogo

Palazzo Zanca

Si chiude un capitolo ricco di spunti della vita amministrativa della città ed è il momento di tirare le somme. De Luca ha chiesto ai suoi assessori di darsi un voto per la loro attività. Lui stesso si è dato un dieci e lode, ma invece che giudizio dà la città di questi quaranta quattro mesi. Lo abbiamo chiesto a chi guida i principali “uffici” della città. Tutte persone che hanno avuto a che fare con De Luca e i suoi assessori e che hanno un’idea puntuale sul sindaco e l’azione della sua Giunta. Oltre al giudizio, come in una pagella di fine anno abbiamo chiesto un voto.
Salvatore Cuzzocrea (voto 10 per la passione e 6 per aver lasciato anzi tempo l’incarico) «Abbiamo fatto molti progetti in comune – spiega il Rettore dell’Ateneo – e mi è piaciuto che abbia sempre parlato di Messina come una città universitaria. Ha chiesto e ottenuto con piacere un aiuto per il progetto I Hub dello Stretto e mi ha fatto piacere che abbiamo facilitato la soluzione del caso del parco Aldo Moro con l’Ingv. C’è un discorso aperto per gli impianti sportivi da condividere. In città servono rapporti di collaborazione, ma senza intromissioni nel campo altrui e questa amministrazione rispettando i ruoli, anche durante la fase elettorale. È stato un sindaco con cui dialogare. Capisco ‘ambizione, ma gli impegni presi si portano a termine chiudendo il mandato. Questo il motivo del doppio voto».
Mario Mega (voto 8) «Abbiamo avuto un rapporto leale e collaborativo – dice il presidente dell’Autorità di Sistema portuale – abbiamo affrontato con tranquillità le questioni sul tavolo a cominciare dal nostro primo confronto, quello sulle Zes, quando ci trovammo pienamente d’accordo sull’inserimento dell’area dell’I-Hub. Credo che la cosa più importante che abbiamo fatto sia stato l’accordo per il processo di condivisione del waterfront».
Padre Nino Basile (voto 6) «Ho avuto rapporti soprattutto con l’assessore Alessandra Calafiore – dice il direttore della Caritas diocesana – e ho trovato una disponibilità anche oltre il dovuto avendo assorbito responsabilità che non erano sue. In questi due anni, anche a causa della pandemia, molti interventi sapevano di assistenzialismo più che di promozione dei servizi. Anche il passaggio dalle coop alla partecipata non è stato brillante perchè gli spostamenti repentini da un luogo all’altro di lavoro del personale non adeguatamente formato, non hanno garantito continuità di servizio. Mi pare che le esigenze amministrative e organizzative hanno prevalso sulle esigenze dei destinatari del servizio. Le continue dirette social mostrano senso di visibilità ma è una tendenza della politica in generale. In sintesi si può dire che c’è stata buona volontà però nel nostro settore è mancata qualità del servizio».
Ivo Blandina (voto 8) «Credo che l’azione di Risanamennto – dice il presidente della Camera di Commercio – si abbia portato ad un avanzamento della comunità perchè quello era un elemento di degrado sociale ed una compromissione del livello della città. Bene anche la progettazione capace di attirare decine e decine di milioni in città. Se è vero che la Corte dei Conti ha recepito le controdeduzioni, ha evitato il dissesto che sarebbe stato uno stop and go che avrebbe messo in ginocchio tanti creditori messinesi. La nuova via don Blasco, l’I Hub sono importanti passi in avanti. L’Atm adesso funziona così come la differenziata. Ho colto un cambio di passo sulla macchina amministrativa, ma restano i problemi economici endemici della città. Gli eccessi caratteriali li archivierei come elementi di contorno sui quali non si giudica una amministrazione».
Pietro Franza (voto 7) « Ringraziamo De Luca e la sua giunta in gamba e competente – dice a nome di Confindustria il suo presidente – che ha affrontato i temi della città con incisività. Abbiamo apprezzato l’azione sul Risanamento e l’arrivo di molti fondi in città. Auspichiamo che possa proseguire questa azione ovunque lui decida di andare. Adesso serve investire per sanare una economia asfittica. Sul waterfront ci si deve lavorare ancora parecchio».
Alberto Palella (voto 8) «Il sindaco – commenta il presidente di Confesercenti – stava portando avanti il suo programma, ambizioso in molti suoi aspetti, con punti di grande soddisfazione per il territorio, e durante la sua sindacatura diversi progetti incancreniti da anni hanno avuto un'accelerazione. Certo, c'è ancora tanto da fare e la continuità amministrativa sarebbe stata la strada migliore, anche per una più completa valutazione del suo operato. Ora si aprirà un periodo elettorale che sicuramente non farà bene alla nostra città. Spero e mi auguro che al più presto Messina abbia un sindaco, per portare avanti tanti progetti ancora allo stato embrionale, ma sicuramente fondamentali per lo sviluppo del nostro territorio, che mai come in questo periodo ha bisogno di progettare il suo futuro e non restare fermo al palo. Il Pnrr, infatti, è l'ultimo treno».
Carmelo Picciotto, (voto 9 ma sarebbe stato 10 se avesse completato il mandato).«Finalmente la città ha avuto un sindaco degno di questo appellativo. Facciamo i nostri migliori auguri a Cateno De Luca per il suo futuro politico e credo che la collaborazione col mondo delle imprese, che ha portato a dei risultati positivi, continuerà, qualunque sia il suo percorso e quello della sua squadra».

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