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Messina, il Covid rallenta il cantiere di Ritiro. Il Cas: «Recupereremo»

Il 15 gennaio sarebbe dovuta essere consegnata la carreggiata che porta a Villafranca, ma i lavori sono in corso

Come se non bastassero i mille intoppi di quell’area, adesso ci voleva pure il Covid a far segnare il passo alla ricostruzione del viadotto Ritiro. Secondo i programmi presentati a dicembre dal Consorzio autostrade e dalla Toto Costruzioni che si sta occupando della grande opera, il 15 gennaio sarebbe dovuta essere consegnata e di lì poco aperta al transito la carreggiata lato mare del ponte di quasi un chilometro che dall’agosto del 2012 è al centro di una serie di interventi per garantirne la sicurezza. Invece basta dare uno sguardo fuori dal finestrino mentre si passa con l’auto dalla bretella alternativa per capire che ci vorrà ancora del tempo prima che si possa tornare sulla via principale. «In effetti c’è qualche ritardo – dice il direttore generale del Consorzio Autostrade che proprio venerdì scorso ha avuto un incontro con la Toto costruzioni per chiarire i motivi della manca consegna –. Il problema è legato a diversi casi di covid che hanno interessato le maestranze dell’azienda che sta dunque lavorando a ranghi ridotti. Ma voglio rassicurare, così come loro hanno fatto con me, che faranno di tutto per recuperare il tempo perduto in questa fase così particolare della pandemia. Non sono preoccupato dei ritardi e ho fiducia che possa essere superato l’ostacolo, rispettando gli impegni del cronoprogramma».

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