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Santa Teresa Riva, inciampa in una buca e chiede il conto al Comune

A causa dei forti dolori e dei postumi invalidanti si è dovuta sottoporre a circa 60 sedute di fisioterapia riabilitativa

Ancora contenziosi per cadute legate al cattivo stato di manutenzione delle strade. L’ultimo atto di citazione giunto in Municipio riguarda un episodio avvenuto il 4 novembre 2016, quando una donna di 56 anni residente nella cittadina jonica è incappata in una buca mentre percorreva a piedi in discesa il vico II di via Leonardo Sciascia, perdendo l’equilibrio e cadendo rovinosamente a terra, sbattendo il gomito destro e il braccio sinistro. Alcuni giorni dopo, ritenendo quell’avvallamento «non visibile né altrimenti prevedibile», era stata inviata al Comune richiesta di risarcimento danni e contestuale messa in mora, rimasta senza riscontro, e nell’agosto 2018 l’invito alla negoziazione assistita, conclusasi però negativamente.

Dunque, adesso, il difensore della donna, l’avv. Francesco Rigano, ha citato in giudizio l’Ente a comparire nell’udienza del prossimo 13 aprile, chiedendo un risarcimento danni di 36.977 euro.

La malcapitata, dopo la caduta, è stata condotta dal 118 all’ospedale di Taormina con frattura/lussazione del gomito, frattura del radio, trauma cranio nasale non commotivo, contusione lievemente escoriata di ginocchio e caviglia, con una prognosi di 30 giorni: è stata poi sottoposta ad intervento chirurgico e dimessa il 14 novembre 2016, ma a causa dei forti dolori e dei postumi invalidanti si è dovuta sottoporre a circa 60 sedute di fisioterapia riabilitativa ed è stata dichiarata clinicamente guarita con postumi il 15 gennaio 2018.

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