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Morto in Ungheria il famoso pianista messinese Melo Mafali, stroncato dal Covid

Si è spento a 63 anni il grande pianista e compositore messinese Melo Mafali. Fratello dell'apprezzato contrabbassista Pippo. È morto ieri notte all’ospedale “Magyar Imre Kórház” di Ajka (vicino il lago Balaton in Ungheria), dove era andato qualche mese fa per un progetto artistico. La causa del decesso sembrerebbe essere il Covid 19. Mafali stava per rientrare in Italia e si era sottoposto ad un tampone tre giorni fa, che si è rivelato positivo. Nelle ultime ore il peggioramento.

Dopo aver compiuto gli studi classici a Messina si era trasferito a Colonia, dove viveva e lavorava. Tra i suoi lavori importanti si ricordano Babylons Acumen (1992), Aida presents Mythos (1995), El Libro de la Luna (1993). Ha composto anche musica per ensemble e strumenti tradizionali, oltre che composizioni elettroniche tra cui L'Ecole du Libertinage del 2002. Tra le sue composizioni classiche  Minimal Bride (2000) per due xilofoni e orchestra d'archi, il Concerto n.1 per pianoforte e orchestra (1995), Suite Antiqua per piccola orchestra d'archi, e numerosi brani per ensemble orchestrali, pianoforte solo, o per due pianoforti, chitarra e piano, trii, quartetti. Ha collaborato dal 1996 al 2003 al progetto per due pianoforti, The Piano Duo, con il quale ha registrato tre CD per l'etichetta tedesca Greenhouse.

Alcune delle sue composizioni per pianoforte sono state incise dalla pianista di origine coreana Jennifer Lim. Tra le sue collaborazioni come arrangiatore e compositore spiccano quelle con il bluesman Rufus Thomas, e Bobby Kimball del gruppo Toto. Dal 2006 opera anche nel The Spell Trio con il fratello Pippo Mafali, bassista e compositore, e la cantante e violinista Maria Fausta Rizzo. Nel 2008 ha composto, insieme a Bruno Venturo, le musiche per il film Un amore di Gide diretto da Diego Ronsisvalle con la produzione di Lastrada. Ha scritto anche gli arrangiamenti orchestrali per la leggendaria band Accept per l’album “Blood Of The Nation” (2010), nonchè quelli per il Concerto di Wacken 2017, nel quale la band tedesca suona dal vivo con la CSNO (Orchestra Nazionale della Repubblica Ceca).

Giovanni Renzo: "Ogni concerto insieme uno scambio di idee ed emozioni"

"Erano gli anni '70 quando ci siamo conosciuti - scive il pianista Giovanni Renzo su Facebook in un post in cui ricorda Melo Mafali - , io ero spesso a casa tua, poco più che bambino, a suonare il tuo pianoforte facendo i miei primi passi nel mondo della musica con Pippo. In quegli anni i modelli erano Rick Wakeman e Keith Emerson, ma io non avevo il coraggio di dirti che il mio vero modello eri tu.
Venivamo a sentire le prove dei Mausoleo, io e Pippo, ed io guardavo tutto il tempo le tue dita muoversi agilmente sulle tastiere, e mi chiedevo: ma come fa, io non ci riuscirò mai...
Passarono anni e tu mi proponesti di suonare in duo. Io non potevo crederci, era per me il raggiungimento di un obiettivo, suonare come te e con te.
Eravamo diversi nello stile, nella tecnica, nei gusti musicali, ma allo stesso tempo uguali perché troppe cose ci legavano.
Per questo ci siamo divertiti a suonare insieme, ogni concerto uno scambio di idee ed emozioni.
Grazie, Melo.
Ora puoi finalmente suonare ancora con Pippo. E quando sarà il momento verrò ancora a vederti suonare per cercare di capire come facevi".

Il ricordo del chitarrista messinese Renato Villari

"Eravamo poco più che ragazzini quando ti ho conosciuto. Grazie ad un altro grande musicista par tuo: Carmelo Catania... Laddove, insieme a Stello Rodilosso ed Antonio Oliva, come nella migliore tradizione del periodo, abbiamo formato una band che suonava alternative rock, ci chiamavamo: "I Mausoleo". Tutti noi, eravamo consapevoli ed entusiasti della tua immensa bravura che non finiva mai di sbalordirci e quando mi si chiedeva chi fosse il pianista che suonava nella nostra band, con grande fierezza ed immenso orgoglio rispondevo sempre: il grande Carmelo Mafali".

Il saluto di Dino Scuderi

"Sono stato colpito duramente da questa drammatica e improvvisa notizia riguardante il mio amico di sempre Melo Mafali. Io e suo fratello Pippo abbiamo mosso i primi passi ammirando lui e i suoi colleghi-amici musicisti più grandi di noi. Un grande artista, un pianista di eccellenza. Una stella musicale a cui la città di Messina dovrebbe dedicare un ricordo".

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