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Solo, ubriaco, ferito e abbandonato a S. Teresa di Riva. Storia di una vita fatta di delusioni

Un sessantunenne girovaga da diverso tempo nel centro ionico

Nonostante abbia un alloggio assegnatogli dal Comune preferisce vivere per strada

Nelle grandi città li chiamano “invisibili”, persone che vivono ai margini, nell’indifferenza generale, per la loro situazione di difficoltà economica e sociale oppure per una scelta di vita. Di loro non si parla mai, quando si incontrano per strada spesso si fa finta di non vederli, come se non esistessero. Ma di invisibili ce ne sono anche nelle piccole realtà, dove tutti si conoscono. Ma a volte ciò non è sufficiente. Come a Santa Teresa di Riva, dove ormai da qualche settimana uno di loro gira tutto il giorno in pieno centro cittadino in una condizione di abbandono generale, per via di una dipendenza dall’alcol che azzera ogni dignità. Lo chiameremo Giuseppe, con un nome di fantasia: 61 anni, un alloggio popolare assegnato dal Comune del centro ionico ma una storia alle spalle fatta forse di delusioni, fallimenti, disagi, che lo spingono a vivere per strada e fare sporadicamente rientro a casa, dove vive da solo. Lo scorso anno ha avuto problemi con la giustizia, è finito per alcuni mesi agli arresti domiciliari, poi il trasferimento in una struttura protetta dalla quale però pare si sia allontanato volontariamente. Adesso le sue giornate trascorrono nell’isolato tra piazza Quinto Reggimento Aosta, corso Regina Margherita, il Municipio, i licei, dove frequenta anche qualche bar per trovare un riparo o alla ricerca di qualcosa da mettere sotto i denti.

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